Spunta la tassa sul fumo
«Per finanziare le cure anti-cancro»

La Commissione Sanità del Senato ha accolto all’unanimità la proposta degli oncologi di aumentare la tassazione sul fumo di sigaretta per destinare più fondi ai farmaci anticancro innovativi e alle cure palliative

Una tassa sul fumo per finanziare i farmaci oncologici. Grazie ad un emendamento alla legge di Bilancio presentato dalla presidente Emilia De Biasi approvato all’unanimità nei giorni scorsi, si prevede un gettito di circa 600 milioni in modo da liberare anche risorse per il rinnovo dei contratti in sanità. Cinquecento milioni andranno a copertura del fondo farmaci oncologici innovativi e i restanti cento milioni saranno invece destinati al potenziamento delle reti di cure palliative e di terapie del dolore.

«La scelta del contributo sul fumo è finalizzata a coprire i 500 milioni del Fondo oncologici per liberarne 500 dal fondo sanitario da utilizzare per le esigenze più importanti delle regioni, ad esempio sul contratto» precisa Emilia De Biasi, presidente della commissione Sanità del Senato e prima firmataria dell’emendamento che propone una «tassa sul fumo» per trovare le risorse per i farmaci innovativi, sottolineando che «con la nostra proposta non aumentiamo ulteriormente il Fondo oncologici ma sostituiamo la fonte del finanziamento».

«La commissione - spiega - ha preso su di sé una responsabilità importante che è quella di chiedere che il Fondo sanitario nazionale cresca rispetto ad oggi. Ci sono delle priorità» ed è «un passo di cui si fa carico il Parlamento, e questo è molto significativo».

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