I rapporti fra Italia e Gran Bretagna passano per Bergamo. Fa la spesa in Città Alta, infatti, uno degli chef più amati dagli inglesi, Antonio Carluccio, originario di Vietri sul Mare, sulla costiera amalfitana. Il «Times» lo ha definito «un’istituzione per i cultori della cucina italiana a Londra», il «Guardian» gli ha messo a fianco un giornalista, Chriss Moss, che lo ha accompagnato in un tour nella nostra città. Il risultato è un gustoso reportage nel quale si parla dell’esigente palato british, smanioso di assaggiare i prodotti made in Bergamo.
«Carluccio – scrive Moss – viene spesso in questa città medievale. In questo angolo di Lombardia c’è la polenta migliore d’Italia, ci sono ottimi vini del lago d’Iseo e della Franciacorta, il taleggio, la famosa acqua San Pellegrino. Carluccio conosce bene l’Italia intera, ma ricorda Bergamo come "posto perfetto per trovare alimenti tradizionali" e fiera del titolo di città d’arte». Il cuoco italiano, arrivato a Londra nel 1975, è diventato nel 1981 chef del rinomato «The Neal Street Restaurant» ed è titolare anche di una ventina di caffè e negozi.
(23/09/2005)
© RIPRODUZIONE RISERVATA