Spedizione in Patagonia
Le alpiniste sono in salvo

Nadia Tiraboschi, Eloise Barbieri e Antonella Giacomini, le protagoniste della spedizione femminile Patagonia, hanno concluso la loro straordinaria, anche se sfortunata, avventura riuscendo ad uscire dallo Hielo Patagonico, dopo quaranta giorni passati in totale autonomia. Le abbondanti nevicate, le bufere, il vento forte e continuo, le valanghe di neve riversatesi sulla tenda hanno messo a dura prova le tre alpiniste costrette ad abbandonare l’impresa. Per uscire dall’impervio Hielo Patagonico hanno potuto far affidamento al sostegno di Manrico Dell’Agnola, del famoso alpinista Giuliano De Marchi e di uno dei titolari della Gabel Marta Beltramello partiti alla volta della Patagonia il 24 novembre. Eloise Barbieri, Antonella Giacomini e Nadia Tiraboschi sabato 25 novembre hanno così raggiunto il piccolo centro di El Chaltén. Ecco il racconto delle protagoniste. «L’uscita dal passo del Viento ci ha impegnate per 3 giorni durante i quali abbiamo dovuto riprendere i trasporti a spalle di tutto il nostro materiale dopo aver lasciato il ghiacciaio e quindi l’uso delle slitte. Arrivate alla base del passo, alla Laguna Toro, ci sono venuti incontro Manrico, Giuliano e Marta che ci hanno accolte con una bella bottiglia di vino e tanto buon umore. Il giorno 25 siamo scese dalla Laguna Toro fino a El Chalten in 4 ore a cavallo, abbiamo fatto lunghissime docce e abbondanti mangiate di ottima carne argentina». «Ho scoperto una nuova potenza della Patagonia» ha detto Nadia Tiraboschi. «Pensavo di conoscere le bufere patagoniche, ma mi sbagliavo», gli ha fato eco Antonella, mentre Eloise (prima volta in Patagonia) ha aggiunto: «mi hanno detto che più di così non potevo avere dalla Patagonia, nel bene e nel male». Le tre alpiniste sono ora attese in Italia per il 3 dicembre, per sentire i loro racconti in prima persona e vedere le splendide immagini della spedizione.(28/11/2006)

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