Cronaca / Bergamo Città
Martedì 06 Dicembre 2011
Specialisti dal proprio medico:
sperimentazione al via dal 2012
Il 2012 sarà in Lombardia l'anno dell'introduzione in via sperimentale di un nuovo servizio di visite specialistiche negli studi dei medici di famiglia. Introdotte dalla Regione anche alcune razionalizzazioni oltre a esenzioni in più per i ticket sui farmaci.
I fondi per la ricerca indipendente in ambito sanitario passano da 7 a 20 milioni di euro con un incremento del 200 per cento, che servirà in particolare a sviluppare e potenziare le attività della neonata Fondazione regionale per la Ricerca Biomedica.
Vengono introdotte alcune esenzioni in più per i ticket sui farmaci e si potranno effettuare visite specialistiche dal medico di famiglia, mentre saranno realizzati alcuni interventi di razionalizzazione per mantenere l'equilibrio finanziario del sistema sanitario, in un momento, come l'attuale, di scarsità di risorse pubbliche.
Sono queste alcune delle novità contenute nel provvedimento, approvato dalla giunta regionale su proposta degli assessori Luciano Bresciani (Sanità) e Giulio Boscagli (Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale), che indica le «regole» per la gestione del Servizio Socio-Sanitario regionale per il 2012.
NUOVE ESENZIONI PER IL TICKET
Viene confermata anche per l'anno prossimo l'esenzione dal pagamento del ticket per le prestazioni di specialistica ambulatoriale (esami e visite) per le persone in cassa integrazione straordinaria e per i loro familiari a carico (oltre che per i disoccupati e i lavoratori in mobilità). In più, viene estesa l'esenzione dal pagamento del ticket sui farmaci anche ai familiari a carico dei titolari di pensione sociale (che sono già esenti dal pagamento del ticket su esami e visite).
VISITE SPECIALISTICHE DAL MEDICO DI BASE
Il 2012 sarà inoltre l'anno dell'introduzione in via sperimentale di un nuovo servizio di visite specialistiche negli studi dei medici di famiglia. Verranno finanziati con 5 milioni di euro i progetti delle Asl che prevedano la presenza di medici specialisti, in grado di effettuare visite ed esami, presso gli studi associati dei medici di medicina generale. Evidente il vantaggio per i cittadini, che potranno evitare di andare in ospedale o nei poliambulatori per queste prestazioni.
CRONICITÀ
Questo particolare intervento è legato al più ampio progetto dei CrEG (Cronic Related Group) per la cura dei pazienti cronici, avviato lo scorso anno in via sperimentale in 5 Asl della Lombardia (Milano, Milano 2, Bergamo, Como, Lecco) e che proseguirà nel 2012. Attraverso una quota di risorse stabilita in anticipo, devono essere garantiti con continuità ai pazienti tutti i servizi extraospedalieri (ambulatoriale, protesica, farmaceutica, cure a domicilio) necessari per una buona gestione della patologia cronica.
Le patologie individuate per la sperimentazione sono: bronco pneumopatie cronico ostruttive, scompenso cardiaco, diabete di tipo I e II, ipertensione e cardiopatia ischemica, osteoporosi, patologie neuromuscolari. Sono circa 126.000 i pazienti sotto osservazione con questa modalità.
SUB ACUTI, RIABILITAZIONE E SPECIALIZZANDI
Proseguirà anche nel 2012 il percorso già avviato quest'anno di realizzazione di specifiche strutture per la cura di pazienti sub acuti. Sono già stati attivati 880 letti. Per quanto riguarda la riabilitazione, una tariffa di rimborso maggiorata verrà riconosciuta a quelle strutture che si occuperanno del trasporto dei pazienti da casa per le terapie. In pratica, se una struttura si occuperà di andare a prendere e poi riportare a casa il paziente che deve fare un trattamento riabilitativo, otterrà una quota di rimborso in più. Sarà dunque la Regione di fatto a coprire le spese di trasporto. Anche in questo caso è evidente il beneficio per i cittadini. Cinque milioni di euro verranno inoltre investiti per borse di studio riservate ai medici specializzandi.
RAZIONALIZZAZIONE RISORSE
Sul fronte della razionalizzazione delle risorse e degli interventi necessari a mantenere l'equilibrio economico finanziario del sistema, in un momento difficile per i bilanci pubblici, la Regione ha deciso di attivare alcuni interventi che vanno nella direzione di una maggiore appropriatezza ed efficacia. Innanzitutto ci sarà l'obbligo di effettuare gare per la fornitura dei servizi in forma aggregata tra più strutture o attraverso la Centrale Regionale Acquisti per ottenere risparmi sui costi. Verranno ridotte del 10 per cento le Unità Operative semplici e complesse. In pratica si ridurrà il numero dei reparti ma non verrà toccato il livello di assistenza. Alcune prestazioni (come ad esempio gli interventi di cataratta e tunnel carpale) diventano «attività ambulatoriale» per cui sarà dovuto il pagamento del ticket (cosa che avviene normalmente e da diversi anni in molte altre Regioni).
POLITICHE SOCIALI
L'Assistenza Domiciliare Integrata, sperimentata nel 2011, verrà estesa a tutte le ASL e a tutti i distretti. Viene dato un ruolo centrale agli interventi di conciliazione famiglia-lavoro, attraverso la progressiva attuazione del Libro Bianco e la piena realizzazione dei Piani territoriali già sottoscritti.
«Obiettivo prioritario - dice ancora Boscagli - è il potenziamento dei servizi a favore delle fasce più fragili: nuove unità d'offerta e nuovi modelli di intervento più appropriati ai bisogni». Così, Regione Lombardia si impegna a mettere a contratto posti aggiuntivi negli Hospice per rispondere alle richieste delle persone in condizioni di terminalità, dando priorità ai territori che presentano dotazioni inferiori alla media regionale.
LA FORZA DEL MODELLO SOCIO-SANITARIO
«In un momento di non facile situazione economica - commenta il presidente della Regione Roberto Formigoni - il nostro modello di sanità di eccellenza e i conti in ordine ci consentono di coniugare tre fattori decisivi: razionalizzare ulteriormente le spese (per esempio con gli acquisti collettivi o con un utilizzo più razionale e conveniente degli ambulatori sul territorio); avere particolare attenzione per le categorie economiche svantaggiate (con le nuove esenzioni dal ticket); sviluppare il più possibile la rete di cura extraospedaliera per i cronici e i bisognosi di riabilitazione».
NON SOLO COSTO, MA PRODUZIONE DI VALORE
Per l'assessore alla Sanità Luciano Bresciani si tratta di «una continuazione positiva del percorso tracciato con il Piano delle Regole 2011. Oggi non c'è più tempo per una cultura sanitaria e scientifica slegata dai fabbisogni del territorio. Sono convinto che i cittadini ci chiedano, oltre all'appropriatezza e alla umanizzazione delle cure, la parità di bilancio, la programmazione per affrontare la cronicità e i pazienti subacuti sul territorio, vicini alla loro casa e ai loro affetti e non negli ospedali per acuti come ora dove la qualità della vita è più bassa; ci chiedono di essere coraggiosi e affrontare la competizione europea quali attori protagonisti dello sviluppo tecnologico sanitario, senza subirlo. Perché la sanità non deve essere più vista più solo un costo, ma anche come leva per la produzione di valori, risorse e occupazione».
WELFARE DELLA CORRESPONSABILITÀ
Quanto al welfare, «il 2012 rappresenta un anno chiave nel percorso di rinnovamento, della corresponsabilità, dell'appropriatezza delle risposte ai bisogni dei cittadini, dell'integrazione tra i servizi sanitari e sociali», dice l'assessore alla Famiglia e Solidarietà sociale Giulio Boscagli.
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