Cronaca / Valle Seriana
Martedì 04 Novembre 2014
A Tirana un negozio e un’azienda
Ucciso 55enne di Alzano Lombardo
Un bergamasco, Giampaolo Azzola, 55 anni originario di Alzano Lombardo, è rimasto ucciso martedì 4 novembre a Tirana durante una sparatoria in un night club, che ha provocato in tutto 4 morti.
Una casualità: Azzola è stato raggiunto da tre colpi di pistola ed è morto mentre veniva trasferito in ospedale. Nella capitale albanese il 55enne aveva aperto da alcuni anni un negozio di abbigliamento sportivo.
Giampaolo Azzola, nato ad Alzano ma originario di Nembro, ufficialmente residente a Bergamo ma che da anni viveva in Albania, a Tirana. Titolare del negozio, aveva anche una ditta di import-export nella capitale. Il tragico fatto mentre era in compagnia di un altro amico italiano: si è trovato nel mezzo di una lite violentissima scoppiata all’improvviso tra due gruppi di giovani albanesi. A un certo punto, uno di loro ha estratto una pistola e ha fatto fuoco, scatenando l’inferno. Ha sparato a raffica, massacrando tre albanesi - tra cui uno dei suoi amici, ucciso per sbaglio - e l’imprenditore bergamasco che, secondo le prime ricostruzioni, è stato colpito per caso e non aveva nulla a che fare con i motivi che hanno scatenato l’eccidio.
Tre gli arrestati, ma pare che a sparare sia stato Kostantin Xhuvani, 25 anni, figlio di un’ex attrice e parlamentare albanese della maggioranza di centrosinistra del premier Edi Rama, Luiza Xhuvani. Non era la prima volta: il giovane era gia stato arrestato nel 2010, sempre per aver commesso un omicidio, e condannato nel 2011. Come poteva essere a spasso l’altra notte, quando ha fatto fuori altre quattro persone? Non è dato sapere.
Primogenito del cofondatore della Azzola Trucks di Nembro, Alessandro Azzola, Giampaolo è stato colpito al torace da tre colpi di pistola ed è morto sull’autoambulanza durante il tragitto che separa il locale dall’ospedale di Tirana.
Il massacro si è consumato tra le 4 e le 5 dell’altra notte nel locale «Ante Grand Club», in pieno centro e a un centinaio di metri dall’ambasciata degli Stati Uniti. Le vittime, oltre all’imprenditore di Nembro, che era divorziato da alcuni anni e che da diverso tempo si era di fatto trasferito in Albania, sono Jaho Edison, 36 anni, Enea Xhaj, 38 anni e Demiraj Arber, 19 anni , tutti nati e residenti a Tirana. Oltre a Kostantin, altri due giovani amici suoi sono stati arrestati: uno di 24 anni, Erald Aids, e uno di 19, Ballcaj Albano.
Le informazioni su quanto è accaduto nel locale dove si è consumato il massacro, sono ancora poco chiare, l’indagine è in corso e da notizie di stampa albanese pare che Kostantin fosse seduto a un tavolo con Arber Demiraj e altri due, mentre accanto c’erano Jaho Edison ed Enea Xhaj. A un certo punto - la stampa locale parla di futili motivi, ma alcune testate anche di scambio di droga - tra i due gruppi di giovani, che pare avessero scolato massicce dosi di alcol, sarebbe scoppiata una lite. Bottiglie rotte, urla, poi sono passati alle mani e alla fine il 25enne ha estratto la pistola e ha sparato contro Enea ed Edison. Ma i proiettili vaganti hanno colpito anche uno dei suoi amici, Arber Demiraj che pare fosse intervenuto per fermare il pluriomicida, oltre a Giampaolo Azzola.
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