Nell’estate 2007 il micidiale mix tra cocaina e atropina aveva creato notevole allarme sociale, spedendo all’ospedale 18 consumatori solo nella Bergamasca e lasciando tracce pure nel corpo di un bimbo di 14 mesi figlio di una coppia di assuntori. Otto marocchini e un italiano, i presunti spacciatori, sono stati identificati e rintracciati: la maggior parte è finita in carcere con l’accusa, a vario titolo, di spaccio di sostanze stupefacenti e lesioni.
In 7 sono stati condannati dal gup Giovanni Petillo, altri 2 sono stati rinviati a giudizio: superiori a 10 anni le pene inflitte agli imputati. La base operativa per il confezionamento e lo spaccio, secondo gli inquirenti, era in una casa di Gorlago. Qui i carabinieri avevano trovato materiale per il confezionamento e uno dei marocchini, all’epoca latitante, che aveva cercato di nascondersi. Quello che è ritenuto l’organizzatore dello spaccio, Mohamed Jamli, marocchino di 31 anni, residente a Bergamo, domiciliato da un amico a Gorlago, era stato fermato dalla Squadra mobile a Costa di Mezzate il 27 luglio 200. Sua la pena più alta: Jamli in abbreviato è stato condannato a due anni e mezzo. Sempre in abbreviato è stato condannato un suo connazionale, Abdelghani Bourghrfi, 30 anni, residente a Samarate (Varese) ma domiciliato a Gorlago, che ha rimediato due anni con pena sospesa.Altri quattro imputati marocchini hanno scelto di patteggiare a un anno e 4 mesi. Si tratta di Abdelilah Boubbadi, 27 anni, clandestino domiciliato a Brusaporto (è l’unico dei quattro a cui non è stata concessa la pena sospesa); Abdelmajid Mahsouri, 27 anni, arrestato a Gorlago; Ladid Cherkaoui, 24 anni, residente a Castelletto Sopra Ticino (Novara) ma domiciliato a Dalmine; Abdellatif Ghafiri, 27 anni, residente a Telgate. Otto mesi con pena sospesa ha invece patteggiato Graziano Melchionna, 35 anni, di Lecce. Infine, due marocchini, in quanto irreperibili non hanno potuto scegliere riti alternativi e sono stati rinviati a giudizio. Si tratta di Jssam Boughourfi, 23 anni, domiciliato a Gorlago, e Tarik El Hammari, 31 anni, domiciliato a Cologno al Serio.
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