Sottopasso della stazione Il primo colpo di piccone a primavera

Il primo colpo di piccone a primavera poi, se tutto andrà secondo il cronogramma di Palafrizzoni, ci vorranno 26 mesi di tempo per portare a termine il sottopasso pedonale che collegherà la stazione dei treni a via Gavazzeni. «Un’opera di cui si discute da decenni - rileva l’assessore all’Urbanistica Luigi Nappo, al termine della riunione di Giunta -: di passare sotto o sopra i binari si parla infatti da sempre a Bergamo, ora dopo un lavoro faticoso e di confronto continuo con le Fs, siamo pronti con il progetto».

Ieri il progetto esecutivo per la realizzazione del nuovo collegamento pedonale tra piazzale Marconi e via Gavazzeni è stato approvato dalla Giunta. Prima Mario Petrangeli, capofila del gruppo di progettazione, lo ha illustrato al sindaco Cesare Veneziani e agli assessori. «Passare oltre il fascio dei binari - spiega - è di fatto un problema storico che, come per Bergamo, ha interessato o interessa un po’ tutta Italia. Si tratta di un’opera non particolarmente complessa, ma i tempi sono relativamente lunghi perché le Ferrovie ci hanno chiesto di interrompere non più di un binario alla volta». Il sottopasso non è altro che il prolungamento dell’attuale tunnel passeggeri fino a raggiungere via Gavazzeni. Cifre alla mano, si tratta di un percorso pedonale di 320 metri, 180 coperti, largo in tutto sei metri.

«Le Fs ci hanno chiesto anche la realizzazione di una terza scaletta per raggiungere i binari», dice Petrangeli. Nella fattispecie, nel primo tratto il manufatto proseguirà dritto, oltrepassando il fascio dei binari, per poi piegare verso sinistra. Raggiunto il quindicesimo binario, il tracciato tornerà a raddrizzarsi in direzione di via Gavazzeni, dove sbucherà all’altezza della Casa del Giovane. Si accederà al tunnel da piazzale Marconi, l’accesso sulla destra della facciata tramite una scala mobile. «Si scenderà di circa tre metri e mezzo - spiega il progettista -, abbiamo previsto anche un accesso per i portatori di handicap. Si sbucherà in un atrio, 370 metri quadrati, che verrà realizzato proprio sotto a dove ora si trova il bar».

È servito il benestare della Sovrintendenza per i Beni architettonici di Milano. «Dovremo scavare sotto la stazione attuale - prosegue il progettista -, avremmo voluto demolire per poi ricostruire, ma la Sovrintendenza ci ha posto il veto, visto che sull’immobile esiste un vincolo architettonico. Nell’atrio che sarà collegato all’attuale sottopasso potranno trovare spazio anche attività commerciali». L’intervento prevede poi la sistemazione esterna del lato di piazzale Marconi, dove verrà realizzato l’accesso al sottopasso. Sarà inoltre sistemata l’area verde e la piazza assumerà una leggera pendenza. Sul lato opposto, il tunnel sbucherà in via Gavazzeni, all’altezza della Casa del Giovane: circa 140 i metri all’aperto, il percorso pedonale sarà costeggiato da verde e piante.

Capitolo costi: la spesa complessiva è di quattro milioni e 300 mila euro, ma il prolungamento del sottopasso sarà praticamente a costo zero per Palafrizzoni. Metà dei finanziamenti arriveranno dalla Regione, la rimanente quota sarà ricavata dalla monetizzazione degli standard urbanistici e degli oneri di urbanizzazione del Kilometro Rosso, il parco della ricerca tecnologica che sorgerà lungo l’A4. «Dopo il via libera al progetto esecutivo - sottolinea Nappo - ci vorranno una quindicina di giorni per la pubblicazione del bando e poi assegneremo i lavori. Contiamo di aprire il cantiere entro primavera».

(20/2/2004)

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