Sospesa la chat degli acchiappaladri
«Prima vanno definite le regole»
Dopo le polemiche sulla legittimità e il rispetto della privacy sollevate dalla minoranza, il Comune di Urgnano ha sospeso «UrgnAltolà», la chat privata dell’applicazione whatsapp, coordinata dal comandante della polizia locale, a disposizione di un gruppo di cittadini selezionati per segnalare, tramite telefono cellulare, informazioni utili a prevenire o denunciare episodi di criminalità.
Il Consiglio comunale ha infatti accolto parzialmente, e all’unanimità, la mozione presentata dall’ex sindaco Silvano Baretti (Progresso in Comune) a meno di due settimane dall’inizio della sperimentazione del gruppo-sentinella. La mozione chiedeva la chiusura del servizio nell’attesa di una sua formale istituzione e della stesura di un regolamento che stabilisse limiti e competenze degli agenti e dei partecipanti al progetto di fronte alle segnalazioni. Secondo Baretti, la mancanza di regole avrebbe infatti rischiato di configurare reati come abuso di potere, calunnia e diffamazione.
«Scriviamo un regolamento di controllo di vicinato – ha detto – di modo che poi ciascuno si assume la responsabilità di quello che dice e che fa». Il Consiglio è stato momentaneamente sospeso per permettere ai capigruppo di riunirsi e trovare una sintesi comune, che è stata poi spiegata dal sindaco Efrem Epizoi e votata all’unanimità.
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