Sorveglianza, prevenzione ed informazione Le armi della Forestale

Sorveglianza, prevenzione ed informazioneLe armi della ForestaleI piromani sono puntualmente tornati in azione, complice la siccità, e per contrastarli il Corpo forestale dello Stato si affida alle armi della sorveglianza intensificata, della prevenzione e dell’informazione ai cittadini.

Tra queste un piccolo aereo «piper» con a bordo - oltre al pilota - un volontario del Gruppo orobico volontari che sorvola i boschi bergamaschi per 2-3 ore al mattino e altrettante al pomeriggio. I 50 agenti del Corpo forestale dello Stato, invece, perlustrano il territorio con pattuglie divise in turni, percorrendo le zone più a rischio.

Il lavoro viene coordinato dal Corpo forestale che, oltre al Comando provinciale di piazza della Libertà, a Bergamo, può contare su 12 distaccamenti in provincia, ciascuno incaricato di presidiare un’area di competenza.

Le stazioni si trovano a Curno (con competenze sulla pianura tra il Serio e l’Adda), Caprino Bergamasco (colline fino al Lecchese e Parco dell’Adda fino a Trezzo), Villa d’Almé (Parco dei Colli e Valle Imagna), Zogno (Media Val Brembana e Valli Brembilla, Taleggio e Serina), Piazza Brembana (Alta Val Brembana), Vertova (Media Val Seriana e Costone), Clusone (Val Seriana fino a VIlla d’Ogna), Gromo (Alta Val Seriana), Vilmninore (Val di Scalve), Trescore (Val Cavallina), Lovere (Alto Sebino fino a Casazza) e Sarnico (fino a Riva di Solto e Parco regionale dell’Oglio).

Un notevole apporto arriva anche dai circa 1.000 volontari antincendio presenti in Bergamasca.

Inoltre la Regione già dal primo febbraio è corsa ai ripari, dichiarando lo stato d’allarme per il rischio incendi boschivi. È stata emanata un’ordinanza in cui si vieta di accendere fuochi, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma, materiali e strumenti che producano scintille e braci che possano creare pericoli d’incendio.

Per chi non rispetta il divieto fioccheranno le sanzioni amministrative e le denunce penali. Anche un incendio scatenato involontariamente (incendio colposo) costituisce reato penale e può comportare il carcere da 1 a 5 anni (la pena va da 4 a 10 anni, invece, se l’incendio è doloso).Per lanciare l’allarme, in caso di incendio, basta telefonare al 1515: il Corpo forestale, secondo le necessità, interviene con i propri agenti, con i volontari o con i «bombardieri dell’acqua», elicotteri messi a disposizione dalla Regione.

(11/03/03)

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