Soffocato da plastica ingoiata col cibo
Così è morto il cervo a Piazzatorre

Ucciso dalla plastica, ingoiata, insieme al cibo, in sei-sette anni: addirittura delle dimensioni di un pallone da calcio. E’ la fine toccata a un cervo.

Questa almeno la causa dell’improvvisa morte del cervo maschio avvenuta all’inizio dello scorso agosto a Piazzatorre, nel parco che si trova nella parte alta del paese. I risultati delle analisi sulla carcassa dell’animale sono arrivati nei giorni scorsi dall’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna (sezione di Bergamo): «Rilevata la presenza di una matassa di materiale plastico, presumibilmente riferibile a contenitori plastici di cellophane, delle dimensioni di un pallone da calcio. Si rileva la presenza di residui di cucina»: così dice il referto dell’Istituto zooprofilattico.

«Il cervo, quindi – spiega il presidente dell’Ufficio turistico di Piazzatorre Gaetano Bonetti – non è stato avvelenato di proposito, come inizialmente si era pensato. Il fatto che avesse in corpo una massa compatta di plastica grande come un pallone da calcio deve far capire che la responsabilità della morte non è di una sola persona ma di tutti coloro che nella mangiatoia, seppure in buona fede, oltre al cibo buttavano anche il sacchetto».

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