Smantellata organizzazione di spacciatori A Bergamo una «centrale» di cocaina e hashish

Due anni di intercettazioni, pedinamenti, sequestri mirati, hanno portato gli uomini del Nucleo regionale di polizia tributaria della Guardia di finanza di Trento a smantellare un’organizzazione capillare dedita allo spaccio di droga in tutto il nord Italia, anche a Bergamo. E a Bergamo, sostiene l’accusa, l’organizzazione aveva una delle principali basi logistiche.

Le indagini hanno portato all’emissione di 48 ordinanze di custodia cautelare, eseguite ieri in tutta Italia con l’ausilio di 200 militari e di reparti cinofili.

I destinatari degli ordini di custodia sono tutti italiani e marocchini. Questi ultimi, in particolare, secondo la versione degli investigatori, erano organizzati in veri e propri clan con vincoli di parentela. Nella Bergamasca, il traffico di cocaina dall’Olanda e di hashish dalla Spagna era gestito, secondo l’accusa, da due fratelli marocchini: il primo, 28 anni, detto Karim, residente in Olanda, il secondo, detto Hachem, 35 anni, residente a Urgnano con la moglie marocchina, anche lei colpita da custodia cautelare. Durante le indagini, è emersa anche un’organizzazione secondaria costituita da tre marocchini, residenti a Osio Sotto a Verdellino, e da un camionista di Caravaggio.

Notevoli i sequestri effettuati a più riprese nel corso delle indagini su carichi in partenza e in arrivo nella Bergamasca.

Le indagini, coordinate dal pubblico ministero della direzione distrettuale antimafia di Trento, Davide Ognibene, ha portato, oltre all’emissione delle 48 ordinanze di custodia, al sequestro di 193 chilogrammi di cocaina, hashish, di 8 vetture, e alla denuncia di 52 persone.

(08/06/2004)

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