Sciopero alle poste. Martedì 7 giugno, al centro di smistamento della corrispondenza Bergamo CPO, che ha sede a Gorle, i lavoratori incroceranno le braccia per due ore (le prime due per tutti i turni, le due finali per il turno di notte). Lo sciopero - si legge in un comunicato sindacale - è il primo atto deciso dal Coordinamento Unitario di CGIL, CISL e UIL, unitamente alla RSU della Filiale 1 e Bergamo CPO, «contro l’assoluta indisponibilità aziendale ad aprire un confronto corretto con le organizzazioni sindacali sulle nuove modifiche organizzative introdotte nell’ufficio».
I sindacati rimarcano che il centro di smistamento, dove lavorano circa 160 dipendenti, «ha subito cambiamenti organizzativi senza che questi venissero concordati né comunicati alle rappresentanze dei lavoratori». I cambiamenti - continua il comunicato - «dipendono dall’introduzione di nuovi macchinari per la ripartizione della corrispondenza nella sede di Brescia CMP, verso cui viene dirottato un ampio volume di corrispondenza, sottraendolo alla bergamasca, dove, di conseguenza, si assiste alla riduzione di un cospicuo numero di addetti al turno delle 18.00-24.00. Le organizzazioni sindacali hanno, così, denunciato Poste Italiane al Tribunale di Bergamo per comportamento antisindacale. L’udienza è fissata per l’8 giugno».
Nella giornata di martedì 7 sono previsti anche due presidi davanti al CPO: il primo dalle 5 alle 8 del mattino e il secondo dalle 13 alle 15.
(03/06/2005)
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