Si rompe il guanto durante il furto
La Scientifica incastra un ladro

Con un frammento di vetro i guanti che indossava mentre stava compiendo il furto si sono lacerati e le forze dell’ordine non hanno perso tempo: hanno inviato sia il pezzo di tessuto del guanto trovato sia il pezzo di vetro dove c’era una parte di impronta digitale del ladro alla Polizia Scientifica di Milano.

Con un frammento di vetro i guanti che indossava mentre stava compiendo il furto si sono lacerati e le forze dell’ordine non hanno perso tempo: hanno inviato sia il pezzo di tessuto del guanto trovato sia il pezzo di vetro dove c’era una parte di impronta digitale del ladro alla Polizia Scientifica di Milano.

Il furto era stato compiuto a Treviglio, dove nelle ultime settimane si sono verificati molti colpi ai danni di abitazioni private. Già tre persone, tra l’altro, sono state fermate nei giorni scorsi. La Scientifica di Milano ha dato già riscontro del materiale fornito: l’impronta appartiene a un albanese, M.M, di 20 anni, nei confronti del quale è stato emesso un ordine di carcerazione con ricerche in tutta Italia.

Si procede così con le indagini dei cosiddetti «ladri acrobati» su cui sta lavorando da settimane il Commissariato di Treviglio. Da qui una serie di operazioni , soprattutto in borghese, che ha permesso di bloccare due settimane fa tre giovani, di nazionalità albanese, uno dei quali minorenne. I tre erano stati notati in via Buonarroti: uno in particolare aveva richiamato l’attenzione degli agenti mentre era intento a controllare la zona. Un comportamento da «palo», smascherato dalla polizia: il ragazzo, infatti, appena si è accorto della presenza degli agenti, ho tentato di nascondersi dietro a un cartello pubblicitario mentre veniva raggiunto da altri due connazionali. I tre sono stati così fermati e accompagnati in Commissariato per accertamenti: di corporatura atletica e con abbigliamento simile a quello indicato dai vari derubati della zona nelle ultime settimane, sono stati identificati dai poliziotti. Pur continuando a ripetere di non conoscersi, è emerso che due avevano lo stesso cognome così come - da un controllo dei timbri del passaporto - tutti e tre avevano varcato il confine lo stesso giorno dello scorso mese e nella stessa area.

Gli agenti li hanno quindi fotosegnalati, prelevando loro anche le impronte delle scarpe al fine di confrontarle con alcuni frammenti di impronte recuperate in alcuni appartamenti derubati nella zona. I tre, sospettano dal Commissariato, sarebbero stati in procinto di compiere un’«arrampicata» in via Buonarroti, bloccata probabilmente dall’intervento dei poliziotti. Ora le nuove indagini con i dati forniti dalla polizia scientifica di Milano e la segnalazione di questo quarto albanese, che potrebbe essere un complice: il 20enne, senza fissa dimora, è attualmente ricercato in tutta Italia.

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