Bergamo, si mobilitano anche i Sikh
«Giustizia per i marò in India»

Chiedono giustizia i Sikh della comunità bergamasca per Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò prigionieri in India, e per i tanti fratelli Sikh perseguitati e detenuti nelle carceri indiane senza motivo, se non quello della discriminazione religiosa.

Chiedono giustizia i Sikh della comunità bergamasca per Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò prigionieri in India, e per i tanti fratelli Sikh perseguitati e detenuti nelle carceri indiane senza motivo, se non quello della discriminazione religiosa.

Lo fanno concretamente con la raccolta firme per una petizione da inviare ai governi indiano e italiano chiedendo la liberazione dei due militari e perché che si faccia chiarezza su un fatto che ha suscitato tanto clamore a livello internazionale.

«La raccolta firme, promossa dall’Italy Sikh Council, continuerà fino alla fine di aprile presso il nostro centro di Cortenuova», spiega Jasbir Singh dell’associazione Gurdwara Singh Sabha.

Il messaggio ha accompagnato la celebrazione della festa di Vaisakhi che, non solo segna l’inizio della primavera e della stagione del raccolto, ma è anche un simbolo forte dell’identità religiosa dei sikh.

E festa è stata tra i mille colori degli abiti sui quali ha dominato l’arancione e tra cibi speziati, dolci e bevande offerti a tutti i presenti. A portare un saluto dalla diocesi di Bergamo don Massimo Rizzi, direttore dell’Ufficio Migranti.

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