Cronaca / Bergamo Città
Domenica 04 Marzo 2007
Si è spento a 91 anni Costantino Locatelli
Insegnante e studioso, «voce della valle Imagna»
Si è spenta la «voce della valle Imagna». Così chiamavano Costantino Locatelli, insegnante e appassionato ricercatore e testimone della cultura e delle tradizioni della montagna bergamasca, in particolare della valle Imagna. Locatelli è morto all’età di 91 anni nella sua abitazione di Bergamo, in via Crescenzi. I funerali saranno martedì 6 marzo alle 15 partendo dalla casa natale di Brancilione di Sopra, piccola borgata di Corna Imagna. Le esequie si tengono nella chiesa parrocchiale di Locatelli.
Costantino Locatelli era una delle figure più note e rappresentative della valle Imagna. Negli ultimi tempi la malattia l’aveva costretto a Bergamo, ma il suo cuore era sempre lassù, a Bransiù de Sura, dove fino a un paio d’anni fa era solito trascorrere lunghi periodi nell’antica dimora di famiglia, con la rustica stalla che compare più volte nei suoi ricordi d’infanzia. Nato il 22 novembre del 1915, dopo la laurea in Lettere Classiche all’Università Cattolica di Milano (era il giugno del 1940) ha combattuto sul fronte jugoslavo; si comportò da valoroso e fu insignito della Croce al merito di guerra.
Terminata la guerra, incominciò ad insegnare dedicando buona parte della sua lunga esistenza alla scuola e ai giovani: ben 35 anni come professore nella scuola statale, prima all’Esperia e poi al liceo scientifico Lussana, di cui fu anche preside, seguirono altri 13 anni all’Istituto Sant’Alessandro e, infine, sei anni come preside dell’Istituto di Maria Consolatrice (scuola superiore) di Cepino.
Tra i fondatori del Centro Studi Valle Imagna, ne fu attivissimo esponente offrendo un rilevante apporto alla sua crescita e al suo prestigio. Non meno importante la sua partecipazione all’attività editoriale del Centro. Il nome di Costantino Locatelli compare, assieme a quello di Antonio Carminati, in due volumi di grande importanza sulle consuetudini e le tradizioni della gente dell’Imagna: «Castignì de Sansimù» e «La stala e la cà».
Altrettanto importante la sua presenza nella realizzazione di una serie di volumi sull’emigrazione valdimagnina in Europa: una raccolta di testimonianze di vita, di sacrifici, di nostalgia per la casa e il paese lontani; uno dei contributi più originali del Centro Studi alla conoscenza del patrimonio umano della gente bergamasca. Di Locatelli restano anche i sette volumi realizzati con cartoline storiche della valle Imagna, preziosi strumenti per leggere i cambiamenti intervenuti sul territorio dal punto di vista sociale, economico, del costumi, del paesaggio.
(04/03/2007)
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