Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 02 Giugno 2014
Sgarbi: «Perfetta la futura Gamec
nei meravigliosi Magazzini generali»
«Giorgio Gori? Sarebbe un ottimo sindaco per le periferie, potrebbe diventare il sindaco di Bergamo ovest».Il critico d’arte (e politico) Vittorio Sgarbi ironizza sul candidato del centrosinistra, mentre visita la mostra in via San Tomaso «Riscoprire la Carrara».
«Giorgio Gori? Sarebbe un ottimo sindaco per le periferie, potrebbe diventare il sindaco di Bergamo ovest».
Il critico d’arte (e politico) Vittorio Sgarbi ironizza sul candidato del centrosinistra («lo conosco da tempo perché abbiamo lavorato insieme», ricorda) mentre visita la mostra in via San Tomaso «Riscoprire la Carrara».
Prima, ha fatto una tappa nella struttura che dovrebbe ospitare la nuova Gamec, per poi annunciare: «Chiunque sia il vincitore della sfida elettorale, io difenderò questi meravigliosi Magazzini generali». Rilevando poi la vicinanza dalla stazione, con cui è facile il collegamento tramite pullman, Sgarbi ha speso parole di lode verso l’impegno messo in atto da Ubi banca per la nuova Galleria d’arte moderna e contemporanea. «Pensare che lo sia lo Stato a doversi fare carico di tutto, è da folli», ha commentato.
Accolto dal sindaco uscente Franco Tentorio, e dagli assessori alla Cultura Claudia Sartirani e alle Infrastrutture Andrea Pezzotta, Vittorio Sgarbi ha ammirato i quadri esposti nella struttura di via San Tomaso. «Dovrò vedere anche Gori, per par condicio», ha scherzato col sindaco prima di entrare in una delle sale, «non l’avete invitato?». «No, lui non capisce molto di arte», è stata la risposta ironica di Tentorio.
L’attuale sindaco «è avvantaggiato, perché non lo conosco - ha proseguito il critico d’arte - conosco invece l’assessore Claudia Sartirani, che deve essere la fidanzata segreta di Gori perché ho provato a farle dire qualcosa di cattivo ma non ha voluto». Sgarbi conosce il candidato sindaco del centrosinistra: «Ho lavorato con Gori, sono alle origini della sua rovina perché quando conducevo Sgarbi quotidiani le querele che mi arrivavano ricadevano pure su di lui».
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