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Sfrattati con un bambino piccolo
Domenica un presidio a Treviglio
L’Unione Inquilini di Bergamo/Treviglio non molla sulla delicata vicenda di una coppia di Treviglio. Prosegue infatti il presidio per Raffaele e Marika, genitori di un bambino piccolo, e ora senza casa.
«Raffaele e Marika, coppia di ventenni con un figlio di appena 2 anni, sono stati sgomberati dall’alloggio che abitavano, in via IV Novembre a Treviglio. Entrambi i ragazzi sono disoccupati. La condizione è comune a tanti coetanei che in questi anni segnati da una crisi economica vivono più di altri la precarietà esistenziale» spiega l’Unione Inquilini.
«Purtroppo la prolungata disoccupazione e il prezzo troppo alto avevano reso impossibile ai due giovani il pagamento dell’affitto. Per questo avevano subito uno sfratto per morosità che, venerdì 10 aprile, ha portato l’Ufficiale giudiziario a procedere con lo sgombero attraverso il supporto di una ingente presenza di forze dell’ordine».
«All’inizio della crisi economica, gli sfratti colpivano soprattutto famiglie di immigrati, oramai non è più cosi: il fenomeno coinvolge sempre di più gli italiani che rappresentano il 50% di tutti gli sfrattati per morosità» conclude l’Unione Inquilini che aveva chiesto alla Amministrazione comunale di Treviglio di intervenire per sostenere giovane coppia.
![Protesta fuori da Comune Protesta fuori da Comune](https://storage.ecodibergamo.it/media/photologue/2015/4/12/photos/cache/sfrattati-con-un-bambino-piccolodomenica-un-presidio-a-treviglio_4be9316a-e130-11e4-8c26-af7958648577_700_455_v3_large_libera.jpg)
(Foto di Luca Cesni)
«La riposta che l’Assessore alle politiche sociali ci ha dato è che il Comune non possiede risorse economiche e pertanto i due ragazzi devono ritornare nei rispettivi nuclei familiari. I due ragazzi però avevano da tempo abbandonato la coabitazione con i genitori a causa della precaria condizione sociale che vivono le famiglie di appartenenza: la madre di Marika è donna sola con un figlio a carico e uno sfratto esecutivo, i genitori di Raffaele sono entrambi disoccupati. Pertanto è impensabile un ritorno in famiglia se l’«mministrazione comunale non aiuta anche economicamente la famiglia».
Insieme alla famiglia sfrattata, domenica 12 aprile dalle ore 15 è stato quindi attivato un presidio davanti Municipio di Treviglio.
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