Settemila alpini bergamaschi verso l’adunata di Asiago

Quella di Asiago, sabato e domenica, per gli alpini non sarà la solita adunata. Troppo recente il dolore per i militari caduti a Kabul per pensare alla 79ª edizione come a un’occasione di festa, anzi. Il programma – come spiega il presidente dell’Ana di Bergamo Antonio Sarti – prevede per esempio che le fanfare smettano di suonare di fronte al palco delle autorità, lasciando spazio al solo rullo dei tamburi. I bergamaschi, secondo le ultime stime, dovrebbero essere 6-7 mila: primi sono già sul posto dallo scorso weekend proprio per garantire un’accoglienza efficiente. Ma ad Asiago sono attese 300 mila persone, il che creerà non poche difficoltà logistiche in questo paese di 3.500 abitanti. Nelle strette vie si dovrà sfilare in file da 7 anziché da 12, e questo potrebbe rallentare il flusso del corteo: per questo la macchina organizzativa si è attivata con grande anticipo. La circolazione stradale sarà monitorata da un Centro operativo allestito all’osservatorio astrofisico di Asiago, che manterrà in costante collegamento tutte le forze dell’ordine e i vari punti nevralgici. Non tanto per le auto quanto per autobus, camper e altri mezzi di trasporto collettivi, chi arriverà da Bergamo dovrà uscire a Rovereto Nord, seguendo l’itinerario che tocca Lavarone, il passo Vezzena e quindi Asiago. Domenica la grande sfilata partirà in anticipo, alle 7.30, per garantire un deflusso più agevole: il piccolo esercito di bergamaschi dovrebbe sfilare attorno alle 12 con un solo striscione nuovo di zecca, più corto di quelli consueti.(10/05/2006)

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