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(Foto di FotoBerg)
Digos, carabinieri, polizia locale. Piazza Alebardi guardata a vista per alcuni capannelli di giovani, per le Sentinelle in piedi, per striscioni arrotolati pronti per essere dispiegati. Aria fresca, ma l’atmosfera era calda lunedì sera 25 novembre a Seriate
Digos, carabinieri, polizia locale. Piazza Alebardi guardata a vista per alcuni capannelli di giovani, per le Sentinelle in piedi, per striscioni arrotolati pronti per essere dispiegati.
Aria fresca, ma l’atmosfera era calda lunedì sera 25 novembre a Seriate.
Nei giorni scorsi era scivolato su facebook l’avvertimento che in Consiglio comunale si sarebbero discussi due argomenti caldi: Lega Nord e Lista Saita presentavano un ordine del giorno dal titolo: «Norme nei confronti di rom, zingari e nomadi a tutela del popolo italiano e lombardo». Il gruppo del Pdl presentava una mozione a tutela della libertà religiosa e di pensiero. Due argomenti che hanno scosso Pd, Arci gay, Giovani democratici, Rifondazione comunista Seriate.
Da Bergamo c’erano Giacomo Angeloni ,responsabile di integrazione e diritti del Pd, e il consigliere provinciale Matteo Rossi che afferma: «Le posizioni di Lega e Pdl ci vogliono ancorare al passato. Serve invece un respiro europeo».
La sala consiliare, solitamente deserta, è affollata. Ma in apertura dei lavori il presidente del Consiglio Giampaolo Volpi annuncia il ritiro, ovvero la non discussione, dei due argomenti. Mozioni non presentate per evitare strumentalizzazioni.
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