Seriate: per le liste elettorali
firmano anche i defunti

In vista delle elezioni tutto può succedere: nelle sottoscrizioni per la candidatura di una lista elettorale si possono trovare le firme di defunti o anche la propria, senza saperlo.

È quello che denuncia il sindaco di Seriate, la leghista Silvana Santisi Saita, in una lettera inviata in redazione.

«Già in precedenti elezioni - si legge nella lettera del sindaco seriatese - i tecnici dell’Ufficio anagrafe del Comune di Seriate hanno denunciato casi di falsificazione delle firme, accade di nuovo in vista delle elezioni provinciali ed europee. Una lista elettorale, data dall’unione di più partiti politici, ha inviato al nostro ufficio la richiesta di spedire 3000 certificati elettorali di residenti seriatesi che avrebbero sottoscritto questa fantomatica lista di candidati per le elezioni europee e provinciali».

«Visionando i nominativi degli ipotetici firmatari allegati alla lettera - scheda di nomi sprovvista di copia delle firme, come consentito dalla legge -, ci siamo resi conto che si tratta di una frode. Molti nomi sono di dipendenti del Comune o di parenti degli stessi o addirittura defunti. Persone che negano di aver firmato e ignorano l’esistenza della lista stessa. Avvisata la Prefettura e la Procura della Repubblica ci è stato detto che il Ministero dell’Interno e le autorità giudiziarie non possono intervenire nel merito del procedimento amministrativo elettorale. Benché siano indicati impossibili firmatari abbiamo proceduto all’invio di quanto richiesto».

«Oltre ad un dispendio di risorse pubbliche, sia dal punto di vista economico che di tempo speso dal personale, - conclude il sindaco di Seriate - si sottolinea il fatto che sono stati recapitati in mano di sconosciuti dati personali di alcuni cittadini. Oltre a denunciare le frodi, l’auspicio è che il legislatore sani un buco legislativo e preveda che il rilascio delle certificazioni elettorali da parte degli uffici comunali sia condizionato alla presentazione in copia fotostatica dei moduli recanti le sottoscrizioni dei sottoscrittori delle liste. Dispiace che ogni anno siamo costretti a legittimare un’illegalità».

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