Cronaca / Hinterland
Martedì 10 Febbraio 2015
Seriate e il riscatto del dialetto
Un concorso di poesia bergamasca
Il dialetto è simbolo di identità culturale e strumento linguistico utile per tramandare tradizioni e saperi popolari. Anche quest’anno l’Assessorato alla Cultura promuove il concorso di poesia dialettale bergamasca «Città di Seriate - Giacinto Gambirasio» insieme a Sodalizio Metafora di Seriate col patrocinio del Ducato di Piazza Pontida.
«Nell’era virtuale è bene recuperare usi, anche linguistici, legati a una cultura concreta, che sa di tempo scandito dal lavoro dell’uomo e dalle stagioni. Sa di vita vera, non di mi piace o faccine emoticon. Ecco l’importanza di sostenere la promozione del bando di poesia dialettale, alla ventiduesima edizione. Indirlo significa diffondere un sapere e una cultura popolare che non si distingue dalla cultura alta, come alcuni pensano. Ma è altra. Il dialetto non è sinonimo di ignoranza. Saperlo è un valore aggiunto che completa l’uso della lingua italiana. Tra le due non esiste gara. Sono campi distinti che si arricchiscono l’uno con l’altro» spiega l’assessore alla Cultura Ester Pedrini.
«Viviamo in una fase storica dove l’inglese fa da padrone. Spesso in discorsi in italiano mettiamo espressioni inglesi per essere al passo coi tempi. Moderni. Come gli anglosassoni usano il loro slang, sarebbe interessante recuperare forme dialettali e proverbi per rimarcare alcuni concetti con sapienza. L’uso ben equilibrato di dialetto e italiano ha il suo perché: rivela la nostra identità culturale, legata a uno specifico territorio, di cui si recuperano modi di dire e valori. Mi auguro che come nell’alimentazione c’è un ritorno al cibo sano e contadino, si pensi alla polenta che da ingrediente povero fa bella vista nei piatti degli chef, anche il dialetto ritorni a essere masticato e guastato da tutti. Con intelligenza e sapienza, al netto di usi demagogici. A volte un’espressione dialettale usata al momento giusto ha quella forza capace di spiegare in due parole concetti complessi. È la semplicità di parole dette con sfumature colorite e di forte efficacia, senza mancare di poesia» conclude Pedrini.
Chi volesse partecipare al concorso potrà concorrere con un massimo di tre composizioni inedite a tema libero. Di ogni opera dovranno essere inviate cinque copie dattiloscritte (o fotocopie purché chiare e leggibili) con traduzione, sempre in cinque copie. Le composizioni, chiuse in busta, saranno contrassegnate solamente da un motto (unico per tutte le opere dello stesso autore) che sarà ripetuto all’esterno di un’altra busta chiusa in cui saranno contenute le generalità del concorrente (nome, cognome, indirizzo completo e numero telefonico). Gli elaborati dovranno pervenire entro il 2 aprile all’indirizzo «Premio di poesia Città di Seriate» presso l’ufficio cultura, piazza A. Alebardi 1 - 24068 Seriate.
I finalisti saranno tempestivamente avvisati e la presenza alla cerimonia di premiazione sarà condizione indispensabile per il ritiro del premio. La premiazione si terrà sabato 16 maggio, alle 16 all’auditorium della biblioteca civica, in via Italia 58, a Seriate.
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