Sequestrato il trapano silenzioso
Banda dei box, svelato il segreto
Nella sua semplicità è quasi geniale. È l’arnese che l’ormai ribattezzata «banda dei box» - che sta scorrazzando nelle ultime settimane a Treviglio - utilizza nei propri raid. Furti del tutto silenziosi, tanto che molti dei derubati si chiedevano come facessero i malviventi
ad aprire anche venti saracinesche di garage, una dietro l’altra, nel cuore della notte, senza fare rumore.
La risposta arriva dall’arnese che la banda utilizza: due sono stati trovati e sequestrati dalla polizia del commissariato di Treviglio, che sta indagando per risalire ai componenti del sodalizio dedito ai furti. Si tratta di attrezzi formati da due distinte parti. Una prima è la punta di un trapano - per il legno o per il ferro - lunga circa mezzo metro e piegata di novanta gradi all’estremità opposta rispetto alla punta. In questo modo si crea un’impugnatura che, avvolta dal nastro adesivo per essere appunto impugnabile, consente l’utilizzo della lunga punta anche senza essere collegata a un trapano elettrico o a batteria. In questo modo - come illustrato ieri da Angelo Lino Murtas, dirigente del commissariato - è possibile praticare, lentamente ma ottenendo il risultato sperato (dai ladri), un foro all’altezza della maniglia del garage da svaligiare. Il tutto senza che gli inquilini, ai piani superiori, sentano nulla.
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