
Cronaca
Lunedì 21 Agosto 2017
Sequestrate omelette surgelate a Milano
Ecco il prodotto con uova contaminate
«Dopo l’allerta sanitaria emanata dal Ministero della Salute, qualche giorno fa, e in seguito ai controlli effettuati dall’Ats Città Metropolitana di Milano, in collaborazione con i Carabinieri del Nas, e’ stata posta sotto sequestro una partita di omelette surgelate, commercializzate dalla ditta International Trade Group, situata in via Canonica, 35, a Milano, prodotte con uova risultate contaminate da Fipronil».
Visto che la sostanza, se assunta in notevoli quantita’, può essere tossica per l’uomo, consigliamo a chi avesse acquistato il prodotto di riconsegnarlo al punto vendita di via Canonica o all’Ats Citta’ Metropolitana”. Lo comunica l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera.
IL PRODOTTO - «La partita di ’Atsuyaki Tamago’, questo il nome del prodotto distribuito dall’azienda tedesca Kagerr, di cui l’International Trade Group e’ distributore per l’Italia, - spiega l’assessore - riguarda 127 confezioni, (che riportano la data di scadenza al 16 febbraio 2018), di cui, dal 29 giugno scorso, 117 sono gia’ state distribuite al consumatore finale. È gia stato dato l’ordine, come da normativa vigente, di esporre i cartelli all’interno dell’esercizio commerciale, per informare gli utenti e provvedere all’eventuale ritiro, qualora il prodotto non sia stato ancora consumato».
PIANO CONTROLLI IN LOMBARDIA COMPLETATO - «Colgo l’occasione per segnalare - ha concluso Gallera - che il piano dei controlli sulle uova prodotte in Lombardia, in accordo con il Comando dei Carabinieri Nucleo Anti Sofisticazione, e’ stato completato: attendiamo i risultati che dovrebbero arrivare entro venerdi’, in ogni caso fino a oggi non sono state segnalati casi non conformi».
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Marco Bizzero
7 anni, 9 mesi
Solo un dettaglio, il negozio oggetto del sequestro è uno di quelli cinesi che vendono di tutto. Quindi attenzione anche a dove si comprano i generi alimentari...
Marco Robert
7 anni, 9 mesi
Scrissi poco tempo fa,che con la tracciabilità delle uova,non si sarebbe fatto nulla. Bisogna eseguire prelievi,perchè non si sa mai. Giusto appunto. Ma si sa,tutti si bevono quello che viene pubblicato,e tutti pubblicano per far cassa. Popolo,impara a pensare con la tua testa.Le notizie di qualsiasi origine siano,bisogna sempre approfondirle. Mai fermarsi all'apparenza.
Manuel Cassader
7 anni, 9 mesi
Qualcuno del mestiere, da profano quale sono, mi spiega come è possibile che nonostante avvertimenti e segnalazioni ufficiali a livello europeo queste cacchio di uova siano state comunque utilizzate?! La responsabilità in questo caso non deve essere solo del produttore delle uova, ma anche delle aziende che le utilizzano! E caspita, pagare i danni al consumatore!
Alberto Valenghi
7 anni, 9 mesi
La mia frase sarà esagerata, ma questa situazione come altre non è un attentato alla salute pubblica? Chi garantisce che in futuro per colpa di questi menefreghisti non si avranno delle patologie?
Riccardo Baldassarri
7 anni, 9 mesi
Il nome giapponese del prodotto e tedesco del distributore sembrano da barzelletta.