«Se mi trovano mi ammazzano»

Il racconto di un’amica di Puppo

Nuovi interrogatori in merito all’omicidio di Roberto Puppo, il bergamasco ucciso in Brasile. In aula sono stati sentiti i testimoni dell’accusa e, in particolare, una donna di Levate. Il suo racconto. «Mi disse: “Se mi trovano in giro mi ammazzano”».

Nuovi interrogatori nella giornata di mercoledì 16 aprile al Tribunale di Bergamo in merito all’omicidio di Roberto Puppo, il bergamasco ucciso in Brasile.

In aula sono stati sentiti i testimoni dell’accusa e, in particolare, una donna di Levate che frequentava la palestra con la vittima. La donna lo aveva incontrato lo scorso settembre 2010: si erano parlati e, secondo quanto testimoniato dalla signora, lui le aveva riferito di essere preoccupato: «Sono molto preoccupato - queste le parole riferite dalla teste -, se mi trovano in giro mi ammazzano».

In udienza messe sotto torchio anche le due ex segretarie di Fabio Bertola, l’architetto immobiliarista di Verdellino accusato dell’omicidio. Le due hanno confermato che sia Puppo che Valentino Masin, operaio di Arcene, frequentavano l’agenzia immobiliare Radisio e che Bertola si era interessato dell’assicurazione sulla vita di Puppo «perchè - così hanno spiegato - Bertola ci aveva detto che Puppo gli doveva dei soldi». La prossima udienza è in programma il prossimo 12 maggio, con nuovi interrogatori dei testimoni dell’accusa.

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