Lupi: lascio il governo a testa alta
Paleari ha chance da ministro

Gli sviluppi politici dell’inchiesta fiorentina sui grandi appalti potrebbero interessare anche Bergamo: indiscrezioni dai palazzi romani della politica dicono, infatti, che oltre alla sostituzione del ministro Lupi che oggi si dimette, nell’eventualità di un rimpasto di governo fra i candidati ci potrebbe essere anche Stefano Paleari, rettore della nostra Università.

«Lascio il governo a testa alta, guardandovi negli occhi». Così Maurizio Lupi nell’informativa alla Camera. Lupi ha ribadito di «non aver mai fatto pressioni per trovare un lavoro» a suo figlio. E se c’è un errore che ha commesso è di non aver chiesto al figlio «di restituire l’orologio che gli è stato regalato dai Perotti che, tra l’altro, lo conoscono da quando è piccolo e da prima che io diventassi ministro». Attualmente, con le dimissioni, il suo ministero è affidato ad interim allo stesso premier Renzi.

«Ci rivediamo presto a lavorare. Grazie per tutto il vostro lavoro» ha poi detto lasciando l’Aula di Montecitorio rivolgendosi ai giornalisti.

Prima aveva dichiarato: «Lasciatemi ringraziare il presidente del Consiglio che in questi giorni in un confronto franco, leale e realistico non mi ha mai chiesto le dimissioni, a dispetto di fantasiosi retroscena di cui spesso viviamo in questo palazzo. Ma ha sempre lasciato a me la decisione».

Intanto le indiscrezioni si susseguono e continua a circolare lil nome del bergamasco Stefano Paleari, rettore dell’Università di Bergamo.

Il bergamasco conosce il premier da un certo periodo, ha 50 anni, è nato a Milano e s’è laureato con lode in Ingegneria nucleare al Politecnico di Milano. Dal 2001 ha insegnato a Bergamo come ordinario di Analisi dei sistemi finanziari alla facoltà di Ingegneria. Dal 2009 è rettore della nostra Università in una fase di rilancio sotto tutti i punti di vista e, circostanza non trascurabile, il suo mandato scade il 30 settembre di quest’anno. Esperto di sistemi aeroportuali, Paleari ha svolto anche l’incarico di direttore scientifico dell’Iccsai (International center for competitiveness studies in the aviation industry) e dal 2013 è membro del board dell’Eua (European university association). Qualora la situazione dovesse evolversi secondo le indiscrezioni raccolte, per la seconda volta Bergamo avrebbe due ministri in carica, dato che Maurizio Martina è alla guida del dicastero delle Politiche agricole. In questi anni, come ministri bergamaschi, abbiamo avuto il leghista Roberto Calderoli (alle Riforme istituzionali, dal 2004 al 2006, e alla Semplificazione normativa dal 2008 al 2011), Mirko Tremaglia, storica figura della destra missina, alla guida del ministero per gli italiani nel mondo, dal 2001 al 2006, e l’ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata, titolare degli Esteri dal novembre 2011 al marzo 2013.

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