«Se il canone Rai entra in bolletta
la rete di Stato elimini la pubblicità»

Se il canone Rai in bolletta diventerà a tutti gli effetti esecutivo, a partire dal 2016 la Rai «dovrà rinunciare totalmente alla pubblicità all’interno
delle sue trasmissioni».

Lo afferma il Codacons, che ricorda come nelle tv pubbliche di molti Paesi europei la presenza del canone elimina o riduce fortemente la presenza di spot pubblicitari. «Se il Governo pensa di risolvere il problema dell’evasione del canone imponendolo a tutti i cittadini attraverso il pagamento della bolletta elettrica, è evidente che la Rai non avrà più bisogno della pubblicità per reperire risorse - spiega il presidente Carlo Rienzi -. All’estero le tv pubbliche finanziate attraverso il canone non prevedono pubblicità all’interno dei propri canali, o la trasmissione di spot è ridotta al minimo. Ad esempio nel Regno Unito non esiste alcuna forma di pubblicità sulla Bbc, mentre in Germania e in Francia gli spot sono fortemente limitati e possono essere trasmessi solo in determinate fasce orarie».

«Per tale motivo - prosegue Rienzi - chiediamo al Governo di disporre l’eliminazione totale della pubblicità dai canali Rai a partire dal 2016, perché le immense risorse di cui potrà beneficiare la rete di Stato grazie all’inserimento del canone in bolletta rendono del tutto superflua e lesiva degli interessi degli utenti la trasmissioni di spot».

Il Codacons ricorda inoltre che contro il canone Rai in bolletta è stata lanciata una petizione online alla quale possono aderire tutti i cittadini attraverso il sito dell’associazione.

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