Scuola, il precariato è bergamasco
Coperti 259 dei 1.861 posti vacanti

«Il Governo ha deciso che la scuola sia un bacino di precariato». Così Tobia Sertori, segretario generale provinciale della Flc-Cgil, il sindacato scuola, commenta la notizia della determinazione da parte del Ministero dell’istruzione del numero di contratti a tempo indeterminato (contingente in ruolo) del personale ATA (amministrativo, tecnico e ausiliario).

«Dopo il dato diffuso martedì e relativo solo al personale docente, il Ministero oggi (6 agosto) ha dimostrato di nuovo la volontà di non risolvere gli enormi problemi del precariato nella scuola. Precariato che oltre a non garantire il futuro di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie produce una forte mobilità nelle scuole e l’impossibilità di garantire una continuità didattica agli studenti”. A livello nazionale a fronte di 105.550 posti liberi e vacanti tra docenti e ATA sono state autorizzate solo 16.000 immissioni in ruolo (cioè assunzioni a tempo indeterminato).

Nella provincia di Bergamo, su 1.861 posti vacanti, i nuovi assunti in ruolo sono stati solo 259. Questo il dettaglio dei dati provinciali (alcuni del 4 agosto, gli altri aggiornati al 6 agosto):
scuola dell’infanzia: 14 ruoli su 43 posti vacanti
scuola primaria: 15 ruoli su 177 posti vacanti
scuola media: 11 ruoli su 129 posti vacanti
scuola superiore: 7 ruoli su 130 posti vacanti
docenti di sostegno per disabili: 63 ruoli su 126 posti vacanti personale ATA: 149 ruoli su 1.256 posti vacanti.

“La Flc-Cgil non resterà ferma” conclude Tobia Sertori (Cgil). “Sul precariato se non ci saranno modifiche e interventi del Governo l’autunno sarà caldo anche per la scuola”.

Con il nuovo anno scolastico arriveranno a Bergamo 94 bidelli di ruolo (su 903 posti vacanti), 41 amministrativi (su 229 posti vacanti) e 10 assistenti tecnici (su 89 posti vacanti). Nomine col contagocce, qundi, anche per il personale tecnico, dopo i tagli effettuati per il personale docente. “Anche qui – commenta il segretario provinciale Snals, Loris Renato Colombo – ci attestiamo sul 10% di nomine: come per i docenti il ministero utilizza il criterio di autorizzare un’assunzione in ruolo ogni sei posti vacanti”. Nomine col contagocce, qundi, anche per il personale tecnico, dopo i tagli effettuati per il personale docente. “Anche qui – commenta il segretario provinciale Snals, Loris Renato Colombo – ci attestiamo sul 10% di nomine: come per i docenti il ministero utilizza il criterio di autorizzare un’assunzione in ruolo ogni sei posti vacanti”.

Negli allegati, il dettaglio delle nomine in ruolo per tipologia di posto diffuso dalla Cgil.

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