Cronaca
Martedì 07 Settembre 2021
Scuola, il ministro Bianchi: «Estendere i test salivari, il 13 settembre tutti i prof in cattedra»
Il ministro dell’Istruzione riferisce alla Camera e in Senato le novità per l’avvio dell’anno scolastico. Piattaforma per il controllo del Green pass: il 92% degli insegnanti è vaccinato.
«Sono oltre 857 mila i docenti; oltre un milione di persone lavora nella nostra scuola. L’impegno che ci eravamo presi era di ripartire avendo tutti i docenti al loro posto. Questo impegno per la prima volta sarà realizzato»: così si è espresso il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi sulle iniziative per l’avvio dell’anno scolastico in commissione Istruzione alla Camera in corso nella mattinata di martedì 7 settembre.
«Partiremo il 13 settembre - ha sottolineato il ministro - avendo tutti i docenti al loro posto rispetto alle 112 mila cattedre vuote e vacanti : avremo 58.735 mila posizioni a ruolo già assegnate, di cui 14.194 sul sostegno; non abbiamo atteso, e altri 113.544 mila incarichi annuali sono stati assegnati, di cui 59.813 sul sostegno. Inoltre oltre 59 mila posti sono assegnati per il sostegno. Un lavoro titanico, collettivo . Ci saranno solo le assegnazioni di brevissimo periodo che faranno i presidi». Lo scorso anno le assunzioni erano state 19.995 in totale di cui 1.778 sul sostegno.
Le prossime riforme
Il ministro ha poi delineato il quadro delle prossime riforme da portare avanti sul fronte scuola. «La prima cosa da fare è la riforma degli Its, segue poi la riforma della filiera professionale e tecnica: con i ministri Orlando e Speranza stiamo ragionando su percorsi di inserimento lavorativo nella piena tutela dei ragazzi ma anche degli imprenditori. La terza azione da fare è l’orientamento che deve essere un accompagnamento dei ragazzi alle scelte della loro vita. Serve poi la riforma del reclutamento e la formazione continua di tutto il personale, ovvero la formazione dei docenti e del personale, compresi i dirigenti: la scuola è una organizzazione complessa. Bisogna andare a un nuovo contratto di tutto il personale, è scaduto, bisogna dargli più valore, anche per un problema di rispetto sociale dei docenti che negli anni si è offuscato».
«Serve anche la riforma del dimensionamento degli istituti, è un tema che riguarda la numerosità: le classi pollaio sono 2,9% del totale, concentrato negli istituti tecnici professionali delle grandi periferie urbane . È lì che dobbiamo agire e stiamo agendo, con azioni mirate, basta interventi a pioggia», ha proseguito Bianchi. «Infine c’è una settima riforma, è quella della didattica: io non sono convinto che l’unità classe sia l’unico modo per insegnare, bisogna trovare modalità riferite alle effettive competenze dei ragazzi e che riguardino la socializzazione; nell’autonomia scolastica, spingeremo perché le sperimentazioni diventino patrimonio generale di tutti».
Green pass a scuola
«Nei prossimi mesi avremo un immane compito: l’opportunità di poter fare della scuola il centro pulsante del Paese. Questo ci impegna tutti. Insieme dovremo condividere il cammino che non possiamo sottovalutare ne disperdere», ha concluso il ministro.
«Cinque miliardi e 100 sono stati investiti sulla digitalizzazione, altri 2 miliardi sulla riapertura. La scuola ha reagito più di ogni altro settore alle vaccinazioni, oltre il 92 per cento del personale si è vaccinato e c’è una quota elevata che non può vaccinarsi, abbiamo una età media elevata del personale che lavora nella scuola – ha spiegato Bianchi –. Volgo un ringraziamento al garante della Privacy: grazie al lavoro che stiamo facendo insieme e che riguarda il controllo del green pass sarà possibile, dal 13 settembre, avere sui pc dei presidi, grazie ad una piattaforma, la lista del personale presente negli istituti col bollino rosso e verde, non cumulabile nel tempo, evitando file e di far vedere all’esterno chi ha la certificazione in regola e chi no. Abbiamo messo insieme dati del ministero della Salute e dell’Istruzione, le capacità tecniche del Mef e l’assistenza dell’Autorità della privacy. Sarà infine necessario investire in alte competenze nella Pa; nel ministero dell’Istruzione ne abbiamo la metà di quelle previste».
«Estendere i test salivari»
«Io credo la via siano i test salivari, devono essere estesi oltre le “scuole sentinella” ma non intervengo: è materia del commissario Figliuolo, lo ringrazio sempre e non mi permetto di intervenire» ha commentato il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi alla Camera. «Se c’è necessità di quarantena riguarda il singolo istituto, non è più possibile estendere questa condizione a tutta la regione o al comune. Isoleremo il cluster, ne vedremo la gravità, lo limiteremo; sulle quarantene sentiamo il parare del Cts e delle autorità sanitarie ma la scuola deve rimanere aperta questa è la mia posizione evitando situazioni di contagio diffuso».
Per quanto riguarda l’abbassamento delle mascherine nelle classi con i ragazzi tutti vaccinati, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, parlando oggi in commissione Istruzione alla Camera, ha ricordato che la possibilità è stata prevista nel decreto legge del 6 agosto scorso sulle misure urgenti per il rientro a scuola, «stiamo ragionando sulle linee guida, quando sarà l’ora accompagneremo il preside nella gestione di queste situazioni, nessun dirigente scolastico sarà abbandonato».
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