Cronaca / Hinterland
Giovedì 29 Marzo 2007
Scoperta dalla Guardia di finanza evasione fiscale per 42 milioni
Maxievasione fiscale scoperta dalla Guardia di Finanza di Bergamo. Nel mirino una società edile che ha omesso di dichiarare al Fisco 42 milioni di euro di ricavi, 7 milioni di euro di Iva e truffato all’Erario ulteriori 7 milioni di euro mediante false compensazioni tra inesistenti crediti tributari e debiti contributivi e previdenziali. Il legale rappresentante della società è stato denunciato per occultamento e distruzione di documentazione contabile, omessa presentazione delle dichiarazioni Iva e dei redditi, indebita compensazione di imposte ed omesso versamento di ritenute certificate.
Nonostante l’esecuzione di importanti lavori edili in tutta la Lombardia, attraverso l’assunzione di quasi 1.500 dipendenti nel periodo 2004/2006, l’amministratore della società di Azzano S. Paolo non solo ha deciso di omettere la presentazione delle previste dichiarazioni annuali ai fini delle imposte sui redditi e dell’Iva e di sottrarsi conseguentemente al pagamento di imposte per milioni di euro, ma ha anche escogitato un meccanismo per carpire denaro dalle casse dell’Erario.
Utilizzando infatti il meccanismo della cosiddetta «compensazione dei tributi», l’amministratore inventava di sana pianta il diritto alla riscossione di crediti di natura tributaria (specialmente Iva) per poi compensarli – tramite compilazione dei modelli di pagamento F24 – con debiti contributivi e previdenziali derivanti dalla regolare assunzione delle centinaia di lavoratori dipendenti.
Tale formale regolarità, che in realtà non prevedeva alcun esborso di denaro, aveva addirittura consentito alla società di ottenere il Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) necessario per ottenere numerosi subappalti pubblici e privati. Contestualmente veniva pianificato e parzialmente attuato un progetto di dileguamento della società e di occultamento delle scritture contabili.
la frode è venuta alla luce grazie alle indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Bergamo e all’esecuzione di una verifica fiscale: è stato possibile reperire parte della documentazione occultata e ricostruire il reale volume d’affari della società edile.
(29/03/2007)
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