Sono più di diecimila i manifestanti che questa mattina hanno partecipato allo sciopero nazionale organizzato dalla Cgil e che hanno aderito ai tre cortei partiti alle 9.30 da tre differenti aree cittadine: via Carducci (zona ex Città Mercato), piazzale Goisis (stadio) e piazzale Marconi (stazione ferroviaria).
Marcello Gibellini, segretario organizzativo Cgil, parla di 12.000 adesioni.
Lo sciopero è stato proclamato contro la modifica all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e la riforma del mercato del lavoro, ma anche contro le linee di politica economica del governo, le sue proposte in materia di politica sanitaria e scolastica. Lo sciopero è anche a sostegno delle vertenze per i rinnovi contrattuali.
I primi dati parziali forniti a metà manifestazione dagli organizzatori parlavano di circa 2500-3000 partecipanti per il corteo partito da via Carducci, 3000-3500 adesioni per quello dei metalmeccanici che ha sfilato da piazzale Goisis. «Un dato mai raggiunto e di grande importanza» dichiara Martino Signori, segretario generale Fiom-Cgil.
Una manifestazione ricca di musica e colori è stata quella degli studenti partito dalla Stazione ferroviaria: sempre il dato parziale parla a metà corteo di 3000 partecipanti, corteo che questa mattina è stato aperto con canti popolari e uno striscione: «Generalizziamo lo sciopero, globalizziamo i diritti».
Come di consueto, più basse le cifre della Questura che, per il corteo di via Carducci, ha segnalato a metà manifestazione un’adesione di circa 1000 partecipanti e di 1200 per il corteo dei metalmeccanici.
I tre cortei si sono poi diretti in Porta Nuova dove i manifestanti hanno sfilato insieme fino a raggiungere piazza Vittorio Veneto per il comizio finale.
Tantissimi gli slogan tra cui quelli diretti al segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta, con l’invito di scioperare. E Maurizio Laini, segretario della Cgil bergamasca, nel suo intervento ha sottolineato: «Cisl e Uil ci mancano un po’, l’ appuntamento con loro è rimandato»
Pesanti i problemi al traffico, bloccato questa mattina a causa dei cortei su tutte le principali vie cittadine.
Secondo una valutazione della Cgil, l’adesione allo sciopero nelle fabbriche e negli uffici pubblici in provincia di Bergamo ha sfiorato il 70%. Per l’adesione degli addetti del settore oggi è stata sospesa anche l’attività dei due centri prelievi degli Ospedali Riuniti e del Centro unico di prenotazione (Cups).
I disagi sono proseguiti nel pomeriggio per chi doveva utilizzare i mezzi di trasporto pubblico: gli autobus sono rimasti in sciopero dalle 18 fino alla fine del turno.
(18/10/2002) Su L’Eco di Bergamo del 19/10/2002
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