Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 26 Febbraio 2015
Schianto frontale sull’Asse interurbano
Vittima un papà di 4 figli - Le immagini
Un operaio di 33 anni di San Paolo d’Argon, padre di quattro figli, è morto in un incidente stradale nel territorio di Albano Sant’Alessandro. Ferito in modo non grave un uomo di 42 anni.
Alessandro Conti, classe 1982 (avrebbe compiuto 33 anni a maggio) lavorava come operaio alla Brembo e quando è avvenuto l’incidente stava rientrando dal lavoro. Lascia quattro figli, la più piccola di 2 anni. Lo scontro è avvenuto verso le 6,30 del 26 febbraio, sulla carreggiata in direzione di Trescore. Inizialmente si era appreso che lo schianto era avvenuto nel territorio di Brusaporto, invece il punto esatto si trova nel territorio di Albano e fa parte della statale 42 del Tonale e della Mendola. La dinamica dell’incidente stradale è ancora in corso di accertamento: secondo una prima ricostruzione, si tratterebbe di uno scontro frontale. Appena è stato dato l’allarme, sul posto sono arrivate l’automedica e due ambulanze del 118: per il 33enne che guidava una Hyundai– non c’è stato nulla da fare. Coinvolto anche un uomo di 42 anni, poliziotto, che era al volante di una Fiat Stilo: le sue condizioni non sono apparse preoccupanti ed è stato portato all’ospedale di Seriate.
Sul posto il 118 e le forze dell’ordine. Si sono formate lunghe code a partire dall’uscita di Grassobbio. È stato provvisoriamente chiuso al traffico, in entrambe le direzioni, il tratto stradale all’altezza del km 28,7, tra Seriate e Albano Sant’Alessandro: la chiusura è durata circa un’ora e mezza e le ripercussioni sulla viabilità sono state pesanti. Il traffico durante i soccorsi è stato deviato sulla viabilità locale. La polizia intercomunale dei Colli di Albano e i tecnici dell’Anas sono arrivati sul posto per la gestione della viabilità, per effettuare i rilievi del caso e per la pulizia della strada. La salma è stata portata all’ospedale Bolognini di Seriate, a disposizione dell’autorità giudiziaria per gli accertamenti del caso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA