Scacciata dalla prima classe, eccola:
comodo ed innovativo sedile di design
«Soppressi due treni, prendo un regionale. Non c’è un buco e vado a caccia di un sedile decente. Poi arriva il controllore e mi scaccia in malo modo perché è la prima classe». È il racconto tragicomico di una nostra lettrice che con tanto di fotografie ci illustra la «prima classe».
«Soppressi due treni, prendo un regionale. Non c’è un buco e vado a caccia di un sedile decente. Poi arriva il controllore e mi scaccia in malo modo perché è la prima classe». È il racconto tragicomico di una nostra lettrice che con tanto di fotografie ci illustra la «prima classe».
La lettera
Dopo circa 13 ore di lavoro, leggo come sempre il vostro quotidiano online e scopro che per l’ennesima volte, altri pendolari come me questa mattina hanno subito enormi disagi.
Questa mattina, arrivata alle 7.30 a.m. alla stazione di Treviglio, scopro che il passante per Milano delle 7.40 è stato soppresso e lo stesso vale per quello delle 8.10.
Armata di pazienza, (sono più i disservizi che altro) prendo il regionale per Milano centrale delle 8.02. Scorro tra le carrozze cercando un sedile “decente”. Dopo qualche minuto di ricerca mi siedo e subito vengo avvicinata dal controllore che, verificato il mio abbonamento, mi fa notare che mi trovo in prima classe e che quindi devo cambiare posto.
(Allego - sono pubblicate qui a lato - foto del “comodo” ed innovativo sedile di design di prima classe di fronte al mio).
Sempre più armata di pazienza provo educatamente a fargli notare che quello era l’unico sedile asciutto nell’arco di “qualche” carrozza, ma in modo decisamente poco educato mi fa capire che non vuole sentire ragioni e mi caccia!
Ora, so che probabilmente la mia lamentela finirà nel vuoto, ma non è possibile che per andare al lavoro a In treno si debba subire un disservizio un giorno si e l’altro pure... E ancora più fastidioso è che chi dovrebbe rappresentare l’inefficace azienda Trenitalia/Trenord, non solo non provi neppure a scusarsi, ma ci tratti come pezze da piedi!
Scusate lo sfogo, ma dopo anni la pazienza è finita!
Martina
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