Cronaca / Bergamo Città
Martedì 19 Novembre 2013
Sardegna, si contano le vittime
Siamo in un ciclone mediterraneo
Almeno 18 morti: questo il bilancio, purtroppo provvisorio, dell’alluvione in Sardegna. La zona più colpita è quella di Olbia, mentre le altre vittime sono fra Nuoro e Oristano. Ora il ciclone mediterraneo, spiega l’esperto, colpisce tutta l’Italia.
Almeno 18 morti: questo il bilancio, purtroppo provvisorio, dell’alluvione in Sardegna. La zona più colpita è quella di Olbia, mentre le altre vittime sono fra Nuoro e Oristano. Ora il ciclone mediterraneo, spiega l’esperto, colpisce tutta l’Italia.
La situazione
Nei quartieri periferici di Olbia, nonostante il sole di questa mattina, si guarda il cielo con preoccupazione. Centinaia di persone sfollate, dopo aver dormito in alberghi e case di amici e parenti, questa mattina sono tornate nelle proprie abitazioni per tentare di salvare il salvabile, ma una marea di fango ha distrutto tutto ciò che c’era dentro le case ai primi piani e negli scantinati.
La disperazione è tanta, per chi ha visto svanire tutto in pochi attimi: “In questa strada è morta un’anziana - raccontano in lacrime gli abitanti di via Lazio - e abbiamo vissuto momenti di vero terrore, ieri sera”.
La denuncia è unanime: “Perchè non siamo stati avvisati in tempo?”. “Ma questa è Protezione civile o incivile?”, domanda una donna mentre fa la conta dei danni nella sua casa. “Vivo a Olbia da 40 anni - racconta - non avevo mai visto una cosa del genere, è peggio dell’alluvione del ’78. Ma se queste sono zone a rischio, vicino ai fiumi, perchè ieri la Protezione civile non ha fatto nulla per avvisarci?”.
Le previsioni
“Piogge, temporali e forte vento sono attesi per tutta la settimana - dice Edoardo Ferrara di 3BMeteo.com -: da giovedì anche freddo, neve sull’Appennino e a bassa quota al Nord”.
“La colpa di quello che è avvenuto in Sardegna è di un intenso ciclone mediterraneo che ha favorito la genesi di temporali particolarmente violenti reiterati nelle stesse zone - spiega il meteorologo -. Lo stesso ciclone determina ora su gran parte d’Italia condizioni di diffuso maltempo, anche severo al Sud, dove sulle aree ioniche si superano già picchi pluviometrici di 100-200mm, con danni, allagamenti e frane soprattutto sulla Calabria jonica, in particolare tra catanzarese, crotonese e vibonese. Rimane alta l’allerta meteo nelle prossime ore per rischio locali nubifragi o forti temporali al Centrosud. Questo tipo di vortici è tra i peggiori che possano capitare all’Italia, già di per sé intensi, ma ulteriormente esasperati dalla presenza delle ancor tiepide acque del Mediterraneo”.
“Il ciclone mediterraneo, pur indebolito, terrà sotto scacco l’Italia per tutta la settimana - prosegue l’esperto di 3bmeteo.com - muovendosi come una sorta di trottola dapprima dal Tirreno verso l’Adriatico, poi tornando indietro e passando per il Nord Italia. Piogge e temporali sono così attesi nei prossimi giorni un po’ su tutti i settori, pur alternati a qualche pausa asciutta e soleggiata, mentre sulle Alpi nevicherà mediamente oltre 1100-1500m”
.
“Da giovedì arriva anche un po’ di freddo - conclude Ferrara - che riporterà la neve pure sull’Appennino, sin verso i 1000-1500m su quello centro-settentrionale e verso i 1300-1800m su quello meridionale. Fiocchi sotto i 1000m al Nord, anche in collina al Nordovest. L’alta pressione potrebbe latitare a lungo dall’Italia, causando tempo spesso piovoso almeno sino a fine mese”.
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