Sant’Omobono, referendum nullo

Il referendum sul cambio del toponimo di Sant’Omobono Imagna è terminato con un nulla di fatto. Non è stato raggiunto il quorum richiesto dalla legge regionale che richiede la metà più uno degli aventi diritto al voto: 1.267. Sant’Omobono non potrà quindi fregiarsi dell’appellativo «Terme». Ai seggi si sono presentati 1.028 elettori su 2.532, pari al 40,6%. All’appello sono dunque mancati 239 elettori. Soltanto nella frazione Mazzoleni si è superato il quorum, ma per un elettore. Dai voti scrutinati emerge un indirizzo favorevole a mutare il nome del paese in Sant’Omobono Terme, infatti il 77% si è espresso per dare un toponimo più turistico: 797 per il «sì» e 217 per il «no», schede bianche e nulle 14.

Delusione negli amministratori comunali di Sant’Omobono che hanno voluto e sostenuto il referendum attraverso una battente campagna.

«Abbiamo perso una grossa occasione per un rilancio turistico del nostro comune - sottolinea il sindaco Giosuè Frosio -, non solo per il nostro paese, ma per tutta la valle. Forse non siamo stati abbastanza convincenti. Eppure abbiamo fatto un’informazione capillare e nelle assemblee nelle quattro frazioni. Mi auguro che questa indifferenza non abbia ripercussioni negative sul turismo termale e sulle attività legate al turismo del nostro paese. Spero che in futuro altri amministratori ripropongano il referendum per il cambio del toponimo».

(10/05/2004)

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