Un maggiore coinvolgimento di Asl, aziende ospedaliere ed enti locali nella gestione e nella programmazione dell’attività sanitaria, nuovi criteri di distribuzione delle risorse, potenziamento del piano di riduzione dei tempi d’attesa, sviluppo del piano farmaceutico: sono alcuni dei punti cruciali delle nuove regole di gestione del Servizio sanitario regionale per il 2006. Le ha approvate la Giunta regionale.
Alle Asl viene richiesto sempre più un ruolo di gestione responsabile delle politiche sanitarie sul territorio, mentre alla Regione spetta il ruolo di governo e di indirizzo. Asl dunque a pieno titolo protagoniste della programmazione e del coordinamento tra i diversi servizi socio-sanitari e i vari soggetti coinvolti: avranno anche il compito di presentare alla Regione un documento programmatico per le politiche ospedaliere e ambulatoriali, i servizi socio-sanitari e le risorse disponibili.
Nella programmazione verranno coinvolti anche i Comuni da un lato, medici di base e specialisti dall’altro: ai Comuni la responsabilità di interpretare i reali bisogni della collettività. Le decisioni delle Asl dovranno quindi essere precedute da un confronto con le amministrazioni comunali e tenere conto del loro parere. Tra i compiti principali delle Asl anche il controllo delle attività svolte da cliniche e ambulatori pubblici e privati.
Le aziende ospedaliere dovranno invece coinvolgere sempre più medici e operatori - attraverso il Consiglio dei sanitari e il Collegio di direzione.
(21/12/2005)
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