Cronaca
Domenica 01 Ottobre 2017
Sanità, 15 mila dentisti abusivi
Un’app per riconoscerli (ed evitarli)
Un’app e un sito internet istituzionali interamente dedicati al mondo odontoiatrico, ai professionisti e ai cittadini con l’obiettivo di combattere i 15mila dentisti abusivi esistenti in Italia, trasmettere una «sana» informazione in termini di prevenzione, formazione, aggiornamento, profili giuridici, banche dati di letteratura scientifica, assistenza.
Sono alcune iniziative presentate a Giardini Naxos, che ha ospitato l’assemblea nazionale della CAO (Commissione Albo Odontoiatri): 106 presidenti provinciali provenienti dagli Ordini delle varie città, pronti a confrontarsi sulle numerose questioni riguardanti la categoria.
«Www.caoce.it è un grande contenitore di dati preziosi, in continuo aggiornamento - ha sottolineato il presidente nazionale Giuseppe Renzo - un archivio di tutti i dentisti italiani, accessibile a chiunque voglia verificare se un dentista è regolarmente iscritto all’Ordine, ma anche per informarsi su tutte le attività, notizie, corsi, sentenze, normative europee, nazionali e regionali, appuntamenti relativi alla professione; un circuito virtuoso capace di collegare costantemente tra loro le CAO provinciali».
Un’idea, ma già realtà «on line», apprezzata all’unanimità dai rappresentanti degli odontoiatri delle varie province, convinti dei principi ispiratori che hanno come comune denominatore una buona, corretta e moderna comunicazione. Sarà possibile scaricare gratuitamente l’app, collegata ai principali social network, da tablet e smartphone; conterrà indicazioni per gli utenti su come segnalare «praticoni» non abilitati alle cure odontoiatriche, attraverso una ricerca anagrafica o per provincia con dati ufficiali in tempo reale, e gli enti da contattare per le opportune denunce. Renzo ha poi ricordato l’art. 348 del codice penale, come emendato dal ddl Lorenzin, contro l’esercizio abusivo della professione e annunciato il ricorso all’Antimafia: «Se avremo notizia di capitali provenienti da attività mafiose o simili che cercheranno di inserirsi negli affari odontoiatrici, ricorreremo al codice Antimafia». Sempre sul nuovo portale-applicazione ci sarà uno spazio in cui «il cittadino domanda, l’istituzione risponde». Infine la possibilità di consultare la banca dati di letteratura scientifica più importante al mondo.
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