Sanatoria fiscale per multe e bolli?
Addio (forse) alle cartelle fino a mille euro

Potrebbe essere uno stralcio totale quello in arrivo per le mini-cartelle sotto i mille euro. La cancellazione riguarderebbe i debiti più vecchi, quelli accumulati tra il 2000 e il 2010 che giacciono in gran parte nei cassetti dei contribuenti anche da prima della crisi economica.

La norma rientrerebbe nel decreto fiscale a cui il governo sta lavorando, con l’obiettivo di arrivare con il testo definitivo sul tavolo del consiglio dei ministri lunedì, giorno in cui si potrebbe concentrare anche l’approvazione della manovra, in vista dell’invio entro la mezzanotte del Dpb a Bruxelles.

Ma la novità più consistente che potrebbe arrivare nei prossimi giorni, sarebbe l’ampliamento del Fondo centrale di garanzia delle banche che avrebbero difficoltà a reggere l’urto dei mercati. Secondo fonti di governo, sarebbe questa misura la compensazione per gli istituti in sofferenza per alleggerirli dai titoli in ribasso e a rischio «spazzatura”

- I NODI: INTEGRATIVA O RAVVEDIMENTO - Da sciogliere resta non solo la soglia per la sanatoria, scesa finora a 200.000 euro, ma anche lo strumento per attivarla. Sarebbe infatti stata esclusa la dichiarazione integrativa sui redditi non dichiarati, mentre si fa strada l’ipotesi di un compromesso su un potenziamento del già esistente ravvedimento operoso, non sgradito al M5S.

- STRALCIO MINICARTELLE ANCORA IN VALUTAZIONE - L’ipotesi di cancellazione è ancora allo studio, tanto che nell’ultima bozza di decreto la misura figura solo come titolo, senza articolato dettagliato. L’obiettivo è quello di liberare il «magazzino» della ex Equitalia di un quarto dei crediti non riscossi, cancellando il 25% delle cartelle.

- SANZIONI MENO PESANTI SU E-FATTURA - Per non dover rinviare ancora l’obbligo di fatturazione elettronica, si punta ad alleggerire le sanzioni per chi le emetterà in ritardo. Non si applicherà quindi alcuna sanzione «al contribuente che emette fattura elettronica oltre il termine normativamente previsto ma comunque nei termini per far concorrere l’imposta ivi indicata alla liquidazione di periodo (mensile o trimestrale)». Le sanzioni sono invece, contestabili, «seppure ridotte al 20%, quando la fattura emessa tardivamente partecipa alla liquidazione periodica del mese o trimestre successivo».

- PROROGA CIGS E MOBILITA’ IN DEROGA - Come promesso da Luigi Di Maio, in arrivo ci sarebbero la proroga di 12 mesi per la mobilià in deroga nelle aree di crisi e la scomparsa della soglia minima di 100 lavoratori come requisito per usufruire della cig straordinaria. Mobilità in deroga anche per i lavoratori di Termini Imerese.

- RISORSE PER GENOVA - Dopo il crollo del ponte Morandi sono stanziati 10 milioni per l’autotrasporto e altri 15 per il Fondo porti, da destinare proprio a Genova.

- PROROGA PER DIRIGENTI AGENZIE FISCALI - Le posizioni create ad hoc nelle Agenzie per far fronte alla carenza di dirigenti, in scadenza il 31 dicembre, vengono prorogate al 30 giugno 2019.

- REVISIONE SOGLIA PER GARA APPALTI - Non entrerà nel decreto fiscale, ma probabilmente in manovra o in un altro collegato, la revisione della soglia di 40.000 euro per l’affidamento diretto prevista dal Codice degli appalti. Un’ipotesi per accelerare la realizzazione dei lavori sarebbe quella di adeguarsi ad alcuni paesi europei dove, ha annunciato il sottosegretario al Mef, Massimo Garavaglia, la gara scatta solo sopra i 200.000 euro.

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