San Tomaso, il quartiere «puzzle»
Il sogno palestra, l’incubo parcheggi

La prima impressione, passeggiando per San Tomaso, è quella di un quartiere «puzzle».

Cresciuto ai bordi del centro cittadino («media periferia», lo definiva già cinquant’anni fa il nostro giornale) passa dalle basse «corti» ristrutturate di via Ruspini, un tempo casa degli ortolani, alle altissime torri di via Tobagi, raccontando di uno sviluppo urbanistico che nel tempo è stato significativo e, a tratti, anche un po’ disordinato. Tanto che quella realtà, ricca in origine di orti, nel tempo è divenuta una delle più densamente popolate della città: in poco più di un chilometro quadrato di superficie vivono oggi 6.928 persone, corrispondenti a poco meno del 6% degli abitanti della città di Bergamo.

Se ne parla da anni ma per ora rimane un sogno: tra le opere che il quartiere attende da lungo tempo c’è una palestra. Oggi, infatti, le strutture sportive del quartiere sono o all’aperto o non omologate per le gare, come nel caso della palestra della scuola primaria «Biffi». Le speranze che la struttura arrivasse non mancavano, visto che una super palestra con 300 posti a sedere era tra le opere a carico del privato nell’ambito dell’intervento «Parco Ovest».

Tra desideri e aspettative segnalate dai residenti c’è poi il tema della piazza: il quartiere ha idealmente il suo centro tra la chiesa parrocchiale e l’oratorio, dove si svolgono numerose attività, ma di fatto manca uno spazio pubblico riconosciuto come cuore del rione. Tra le realtà presenti nel quartiere c’è poi l’università, con la sede di via dei Caniana. Di certo un elemento di prestigio, ma nel rione segnalano anche come durante la giornata i parcheggi lungo le vie circostanti vengano letteralmente invasi dalle auto.

Prosegue il viaggio de L’Eco di Bergamo tra le «Periferie del cuore» della nostra città. Per una ventina di giorni, ci si concentrerà sul racconto giornalistico del quartiere di San Tomaso e delle varie realtà che lo abitano. È possibile per i lettori segnalare storie, spunti, curiosità che riguardino questo o altri rioni scrivendo una mail all’indirizzo [email protected].

© RIPRODUZIONE RISERVATA