Cronaca
Domenica 14 Maggio 2017
Salvini vince le primarie della Lega
Battuto Fava con l’82,7% dei voti
Matteo Salvini è stato confermato segretario federale della Lega Nord. Il numero uno dei Carroccio si è imposto con l’82,7% dei voti contro Gianni Fava.
È quanto è stato comunicato al termine dello scrutinio delle primarie che si sono svolte domenica 14 maggio. «Una sola parola: GRAZIE – ha commentato su Facebook Salvini -. Abbiamo abbondantemente superato l’80% dei voti! Ora l’obiettivo è mandare a casa Renzi, Alfano, Boschi e Boldrini».
In giornata non sono mancate le polemiche. Umberto Bossi, che ha votato in via Bellerio alle primarie della Lega Nord, ha replicato a Matteo Salvini che rivendica di aver portato alla Lega una quantità di voti senza precedenti. «No, la Lega è calata - la convinzione espressa da Bossi ai giornalisti - io prendevo almeno 4 milioni di voti. Lui ha solo sondaggi, che poi al voto sono meno». Ma Salvini - gli è stato chiesto - assomiglia all’altro Matteo, Renzi? «È la brutta copia, sono tutti e due uguali, per loro la soluzione è ’prima il mio culò».
Quanto allo sfidante del segretario leghista che lui stesso ha sostenuto, Gianni Fava, Bossi ha risposto: «Quello che c’era abbiamo preso, abbiamo fatto di necessità virtù». Parlando coi giornalisti, il presidente-fondatore del Carroccio ha detto di «sperare» che la Lega non finisca con la linea di Salvini. «Ma io non mollo - ha aggiunto Bossi - non permetterò che il Nord venga tradito per qualche sedia in più. Oggi il Nord non ha più i soldi per mantenere il Sud».
Secondo l’ex segretario, il problema dell’Italia «non è l’euro ma il centralismo romano e italiano». E a chi gli chiedeva dunque un confronto fra l’alleanza con Marine Le Pen e un’alleanza nuova con Silvio Berlusconi, Bossi ha risposto: “Berlusconi vuole un’Europa in cui ci sia un potere esterno che limiti le spese pazze dell’Italia, i Le Pen invece non erano fascisti all’acqua di rose ma andavano a scoperchiare le tombe degli ebrei, e la mia famiglia è sempre stata antifascista».
© RIPRODUZIONE RISERVATA