Riprezzare un prodotto, cambiarlo, cosa fare di un capo difettato, pagare con carta di credito. Sono alcune delle domande che ci si pongono quando cominciano i saldi. Adiconsum Bergamo, l’associazione dei consumatori della Cisl, ha stilato un vademecum per gli acquisti e un decalogo per evitare sorprese. Ecco tutti i dettagli in vista della stagione degli sconti 2007.
Riprezzare il prodotto: si può?
Il riprezzamento in eccesso del prezzo originale del prodotto da parte dei commercianti costituisce una violazione della legge. Risale allo scorso gennaio il blitz della Guardia di Finanza, che su segnalazione dell’Adiconsum di Padova, ha portato a multare ben 18 commercianti che lo avevano effettuato.
Cambio di un prodotto in saldo: si può?
Il cambio dei capi è a discrezione del commerciante, dietro presentazione dello scontrino fiscale e tale consuetudine vige anche nel periodo dei saldi. Adiconsum consiglia quindi, prima di acquistare un capo, di accordarsi col commerciante.
Diverso è invece il caso di un prodotto difettato o non conforme: il cambio è un diritto del consumatore. Sempre dietro esibizione dello scontrino d’acquisto, in caso di prodotto difettoso il commerciante è tenuto a provvedere alla sua sostituzione o in mancanza ad emettere un buono d’acquisto di importo corrispondente spendibile per un periodo da concordare.
Così è anche in caso di prodotto non conforme (ad esempio un maglione venduto come di pura lana che invece è di misto lana). Il commerciante è tenuto a forire il bene come richiesto, descritto, reclamizzato e ai sensi del D. lgs. 24/02 a riparare o sostituire il capo oppure a ridurre il prezzo o restituire quanto pagato.
Pagamento con carte di credito: si può?
È permesso se il commerciante ne espone la vetrofania. In caso di diniego, il consumatore deve segnalare il fatto alla società emittente la carta.
A chi segnalare i comportamenti scorretti
L’Autorità competente in questo caso è la Polizia Municipale.
Le segnalazioni possono anche essere indirizzate alle associazioni consumatori per la tenuta di un archivio sui problemi inerenti all’acquisto di capi in saldo.
IL VADEMECUM DI ADICONSUM
1. Sull’oggetto in saldo deve essere sempre riportato il prezzo d’origine non scontato, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale;
2. È meglio diffidare di quei negozi che espongono cartelli con sconti esagerati e fare riferimento a negozi già conosciuti per acquistare la merce in saldo: sconti superiori al 30-40 per cento nascondono spesso merce non proprio nuova;
3. Fate attenzione all’eventuale presenza di merce venduta a prezzo pieno insieme alla merce in sconto;
4. Confrontare i prezzi con quelli di altri negozi, magari annotando il prezzo di un capo o della merce a cui si è interessati;
5. È bene verificare che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che verrà presentato in negozio;
6. Nel periodo dei saldi i negozianti che normalmente accettano pagamenti con bancomat o carte di credito ed espongono il relativo logo sono tenuti ad accettare i pagamenti elettronici;
7. Diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati, anche se è a discrezione del commerciante consentire o meno di fare provare la merce;
8. Chi vuol fare regali faccia attenzione perché si può cambiare solo ed esclusivamente la merce difettosa che deve essere riconsegnata al commerciante entro 2 mesi dalla scoperta del difetto (non si può sostituire la merce se avete cambiato idea sul colore o sul modello;
9. È bene conservare sempre lo scontrino per potere eventualmente cambiare la merce difettosa;
10. Qualora il commerciante si rifiuti di cambiare un articolo difettoso in saldo o non voglia restituirvi i soldi potete rivolgetevi allo sportello Adiconsum.
(04/07/2007)
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