Saldi da sabato, si stima un calo del 2%
Spesa media per persona? 165 euro

Al via sabato 3 gennaio i saldi invernali: la previsione di FederModaMilano (Confcommercio Milano) è, per Milano, di un valore complessivo delle vendite di 435 milioni di euro, con un acquisto medio a persona di 165 euro.

FederModaMilano stima in circa il 2% il calo rispetto ai saldi invernali 2014. «L’appuntamento dei saldi si conferma importante, in particolare a Milano, dove la spesa in saldo è maggiore rispetto al resto d’Italia e dove vi è un forte interesse anche da parte degli stranieri attratti dal nostro Made in Italy. E dopo un autunno debole, penalizzato anche dalle condizioni del tempo non favorevole alle vendite di capi invernali, ed un periodo di Natale che ha favorito in particolare le vendite di accessori moda, l’acquisto in saldo rappresenta sicuramente un’interessante opportunità per i consumatori perché vi è un ampio assortimento soprattutto nel tessile per poter effettuare acquisti ad un buon rapporto qualità/prezzo» spiega Renato Borghi, presidente di FederModaMilano.

«Lo scenario generale, purtroppo, non è mutato e resta difficile – rileva Borghi – con una permanente debolezza dei consumi anche per il carico di spese obbligate e insopprimibili che grava sulle famiglie. Basti pensare all’ondata di tasse che ha sommerso i milanesi alla fine dell’anno appena chiuso. Anche per questo la nostra stima complessiva sui saldi invernali che si avviano indica un calo rispetto allo scorso anno, ma già dai dati di sabato 3, primo giorno, confidiamo in un buon avvio auspicando, alla fine del periodo, di poter cancellare la stima prudenziale negativa. Questi saldi invernali spero costituiscano un’occasione di rilancio per i negozi al dettaglio: un aiuto a invertire il trend negativo».

Gli sconti medi per questi saldi invernali milanesi – stima FederModaMilano – saranno del 40% e, con l’avvio delle promozioni, torna la tradizionale iniziativa dei «Saldi chiari» promossa con l’accordo delle associazioni dei consumatori.Ecco allora cosa c’è da sapere:
- Carte di credito. Durante i saldi l’operatore commerciale non può rifiutare il pagamento con carta di credito.
- Cambi merce. Il dettagliante si impegna a sostituire, se possibile, o a rimborsare i capi acquistati che presentano gravi vizi occulti così come previsto dal Codice Civile ed in particolare dalle norme di recepimento della Direttiva 1999/44/CE. Nel caso di non corrispondenza della taglia, il capo verrà sostituito con prodotti disponibili all’atto della richiesta di sostituzione. Qualora non fosse possibile la sostituzione per mancanza di capi o per mancato gradimento da parte del cliente, l’operatore rilascerà un buono acquisto di pari importo del prezzo pagato relativo ai capi da sostituire. Buono che il cliente dovrà spendere entro i successivi 120 giorni dall’emissione dello scontrino fiscale (che dev’essere presentato).
- Prova prodotti. Il cliente ha diritto di provare i capi per verificarne la corrispondenza della taglia e il gradimento del prodotto. Sono esclusi dalla facoltà della prova i prodotti che rientrano nella categoria della biancheria intima e quei prodotti che, per consuetudine, non vengono normalmente provati.
- Uniformità dei prezzi. Le catene di negozi che effettuano saldi si impegnano a porre in vendita gli stessi prodotti agli stessi prezzi. In caso di variazione del prezzo, la variazione viene praticata contemporaneamente in tutti i punti vendita della catena.
- Riparazioni. Se il costo per l’adattamento o la riparazione dei capi acquistati è a carico del cliente, l’operatore commerciale deve darne preventiva informazione al cliente stesso e deve inoltre esporre, in modo ben visibile, un cartello informativo sul quale si dichiara espressamente che le riparazioni sono a carico del cliente.
- Contenzioso. Eventuali contenziosi fra consumatori e imprese che aderiscono a «Saldi Chiari» saranno esaminati e giudicati dallo sportello di conciliazione istituito dalla Camera di Commercio.

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