Sacra Spina, festa per diecimila
«È un invito per cambiare vita»

«La Sacra Spina ci invita a cambiare vita, ci impegna a un’esistenza più pulita, più onesta, ricca di buone opere. Da questa celebrazione così partecipata, così devota e fervorosa nasca in noi il desiderio di chiedere la misericordia del Signore».

«La Sacra Spina ci invita a cambiare vita, ci impegna a un’esistenza più pulita, più onesta, ricca di buone opere. Da questa celebrazione così partecipata, così devota e fervorosa nasca in noi il desiderio di chiedere la misericordia del Signore, che accoglie chiunque si rivolge a lui, morto per noi e sempre disposto a perdonarci».

Così, il cardinale Giovanni Battista Re, prefetto emerito della congregazione per i vescovi, domenica 6 aprile si è rivolto ai fedeli che gremivano la chiesa prepositurale di San Giovanni Bianco, a conclusione della lunghissima processione in onore della reliquia della Sacra Spina.

Sono stati giorni intensissimi quelli vissuti dalla comunità brembana attorno al suo tesoro più prezioso: la Sacra Spina, appunto. Iniziati due domeniche fa con il messaggio del vescovo di Bergamo Francesco Beschi e concluse sabato e ieri con i tradizionali festeggiamenti, fatti di celebrazioni e preghiera, ma anche di festa e incontro per la valle e i suoi oriundi.

Sabato sera, favorito anche dal clima mite, lo spettacolo di fuochi artificiali ha attirato in paese migliaia di persone che hanno affollato strade e ponti. Venti minuti di luci e botti, con un finale assordante proposto dai vicecampioni del mondo di fuochi piromusicali, la ditta Bruscella di Modugno (Bari), mentre tutto il paese, strade, prati e ponti erano illuminati da migliaia di lumini, allestiti dal gruppo di volontari della Sacra Spina. Il bacio della reliquia, in chiesa, è proseguito fino a tarda ora, mentre festa per i più giovani, tra luna park e bancarelle è andata avanti fino all’una.

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