Sabato i funerali della maestra uccisa dall’herpesQuando il virus può trasformarsi in un killer

Saranno celebrati sabato 25 febbraio, alle 14.30, i funerali di Elisa Vezzoli, la maestra di 25 anni, morta improvvisamente a causa del virus dell’herpes, che ha purtroppo compromesso anche la vita della piccola Asia, la bimba che portava in grembo.Una morte che, non solo ha sconvolto il marito Massimo – la coppia era sposata da due anni – e i familiari, ma tutta la comunità di Pumenengo e quanti avevano conosciuto e apprezzato Elisa. In primo luogo gli insegnanti e i genitori dei bambini che frequentano l’istituto della Sacra Famiglia di Orzinuovi, dove la giovane maestra lavorava da tre anni. Tanto è vero che il direttore della scuola primaria, Padre Fausto Ghirardelli, ha annunciato di voler istituire un’adozione a distanza nel nome di Asia e una borsa di studio nel ricordo di Elisa».Ma la repentina scomparsa della giovane ha impressionato un po’ tutti coloro che hanno sempre considerato l’herpes un problema fastidiosi, antiestetico, ma di sicuro non così grave da portare addirittura alla morte.E in effetti, il dolore dei familiari è ancora più grande se si pensa che la mortalità in questi casi è un evento davvero raro. Nella letteratura medica sono stati registrati soltanto 11 casi conosciuti, gli ultimi due in Germania nel 1998.Sono in molti a chiedersi come può l’herpes diventare un killer così spietato.All’interrogativo risponde il dott. Claudio Arici, dell’Unità Operativa Malattie Infettive degli Ospedali Riuniti di Bergamo, secondo il quale le infezioni causate dai virus erpetici fanno parte della categoria dei virus per i quali non c’è una terapia specifica, ed hanno il sopravvento in organismi con minore capacità di reazione.«Di norma, nelle persone con un sistema immunitario che funziona – spiega il dott. Arici - l’Herpes simplex provoca manifestazioni, fastidiose ma non gravi, alla bocca o ai genitali; l’Herpes Zoster può causare la varicella o il fuoco di sant’Antonio, mentre il meno conosciuto Citomegalovirus provoca febbre e ingrandimento delle linfoghiandole. Ma va detto che questa norma prevede delle eccezioni e, per quanto siano rarissime, le infezioni erpetiche possono causare malattie molto severe anche nelle persone sane. Per motivi che non hanno trovato sinora una spiegazione scientifica se questi virus si localizzano nel cervello causano forme severe di encefalite, se si localizzano nei polmoni possono dare polmoniti e se si localizzano nel fegato causare epatiti». La gravidanza – aggiunge il dott. Arici - è una condizione che si colloca in un punto di mezzo ed è noto che predispone alle infezioni da herpes virus che, in alcuni casi, provocano anche il coinvolgimento del fegato. Raramente però questa malattia nelle gravide diventa pericolosa e mortale.(23/02/2006)

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