Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 02 Ottobre 2014
Rubò biglietti per 29 mila euro
Notifica impossibile, caso da archiviare
La «fortissima somiglianza» non basta. E per il raffronto del dna siamo fuori tempo massimo. Così, al pm Carmen Pugliese non è rimasto altro che chiedere l’archiviazione del caso, con il presunto responsabile che è irreperibile.
E così l’accusato probabilmente nemmeno verrà a sapere della decisione del gip Tino Palestra, attesa nei prossimi giorni.
Il caso è quello di un furto di tagliandi del treno che sfiora i 30 mila euro, messo a segno alle 2,50 della notte fra l’8 e il 9 gennaio del 2011 alla biglietteria della stazione ferroviaria di piazzale Marconi. Un colpo ripreso dalle telecamere di videosorveglianza, che avevano consentito di risalire a un sospetto: un 37enne marocchino all’epoca domiciliato al dormitorio della Caritas in via Galgario.
Dalle immagini si vedeva il ladro sfondare con un estintore la vetrata della biglietteria, incurante di alcune persone che stazionavano nell’atrio. L’uomo era entrato nell’ufficio e aveva cominciato a rovistare tra i cassetti.
Dopo il fermo i campioni erano stati spediti alla polizia scientifica di Milano, ma il raffronto non è mai avvenuto: difficile recapitare la notifica a un indagato resosi irreperibile.
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