Cronaca / Valle Brembana
Lunedì 20 Aprile 2015
Roncobello condanna i vandalismi
Ma l’arrivo dei profughi preoccupa
Tutti a Roncobello condannano gli atti di vandalismo ai danni della ex colonia che da martedì 21 aprile avrebbe dovuto ospitare un gruppo di profughi.
«Non è stata una giusta reazione», spiegano i residenti, scesi in piazza ieri per incontrarsi e confrontarsi sull’argomento, richiamati anche dalla raccolta firme promossa dalla Lega. «Purtroppo qualcuno si è lasciato prendere la mano, i vandalismi in alcuni locali della ex colonia sono stati dettati dalla rabbia, forse anche perchè nessuno sapeva dell’arrivo dei profughi».
La ex colonia in questione è la casa vacanze Santa Maria del Carmine, proprietà della fondazione Portaluppi di Treviglio. Da martedì avrebbe dovuto ospitare 26 profughi (ma il numero poteva salire a 50) richiedenti asilo, tramite la Caritas diocesana e la prefettura, in fuga dai conflitti e provenienti da Mali, Senegal e Gambia.
I vandali hanno forzato una finestra e e hanno preso di mira i bagni dei diversi piani. Le forze dell’ordine hanno di conseguenza iniziato il presidio esterno della struttura, con appostamenti in forma congiunta tra carabinieri e guardia di finanza, per evitare che gli atti vandalici possano ripetersi. «Abbiamo saputo dai carabinieri quanto accaduto - spiega il sindaco Andrea Milesi, raggiunto telefonicamente -. Mai ci saremmo aspettati gli atti vandalici, anzi, li condanniamo perché non sono il modo giusto di reagire a questa situazione, anche se non voluta e soprattutto anche se non la si condivide».
Ieri nel centro di Roncobello si respiravano malumore e tensione. La piazza inizialmente deserta si è riempita nel giro di poche decine di minuti, ospitando per lo più coloro che sono contrari all’accoglienza. Da lunedì pomeriggio un presidio, definito di «non accoglienza», organizzato spontaneamente da alcuni abitanti di Roncobello, presidierà l’ingresso del paese, al ponte sul bivio per Roncobello, e sarà attivo 24 ore su 24 per «ostacolare» - dicono i promotori - l’arrivo dei mezzi con i profughi.
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