Romano, picchia l’ex fidanzata
Poi chiama il 118: «È fuori di sé»

Ha litigato con la sua ex, l’ha rinchiusa nel suo appartamento dopo averla schiaffeggiata: quando lei è riuscita a fuggire e raggiungere la stazione ferroviaria di Romano, lui non ha esitato a chiamare il 118 fingendo che lei avesse problemi per impedirle di partire.

Ha litigato con la sua ex fidanzata, quindi l’ha rinchiusa nel suo appartamento dopo averla schiaffeggiata e l’avrebbe anche rapinata del denaro che teneva nella borsetta: quando lei è riuscita a fuggire e raggiungere la stazione ferroviaria di Romano di Lombardia, lui non ha esitato a chiamare il 118 fingendo che lei avesse problemi per impedirle di partire.

Alla fine in manette è finito S. R., nigeriano di 44 anni residente a Romano di Lombardia, in Italia da circa 14 anni: ieri è stato processato per direttissima davanti al giudice Lucia Graziosi, accusato di rapina e lesioni.

La vicenda è stata scoperta domenica sera, poco prima delle 20, e a dare l’allarme ai carabinieri è stato proprio il personale sanitario del 118 che, ricevuta la chiamata dell’uomo, aveva raggiunto la stazione di Romano aspettandosi di trovare una donna nigeriana in stato confusionale; in realtà aveva trovato sì la donna, con alcune contusioni, ma perfettamente lucida. A chiarire l’accaduto è stata proprio lei.

La donna ha raccontato, prima ai sanitari e poi ai carabinieri intervenuti, di aver raggiunto Romano la mattina di domenica in treno: residente a Roma, è arrivata nella Bergamasca proprio per incontrare il 44enne, suo ex fidanzato. L’uomo in effetti l’ha raggiunta alla stazione, portandola nel suo appartamento: solo una volta arrivati a destinazione la vicenda si è complicata. I due infatti – complice forse anche qualche birra bevuta dal nigeriano – hanno cominciato a litigare in modo sempre più acceso, fino a che lui – stando alla denuncia della donna – l’avrebbe schiaffeggiata e spintonata. Le avrebbe anche sottratto dalla borsa denaro e telefono cellulare, per poi chiuderla a chiave all’interno dell’appartamento e andarsene.

Tornato dopo qualche ora, la lite era ripresa con nuovo vigore, fino a che la donna era riuscita ad andarsene, diretta alla stazione. A quel punto, secondo gli inquirenti con l’obiettivo di bloccarne la partenza, il nigeriano le aveva mandato l’ambulanza.

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