In questo ambito, sotto il letto del fiume, passa la tubazione del metanodotto Pagazzano-Romano, realizzato alcuni anni fa per la distribuzione del metano, un'opera che ha bisogno di periodiche manutenzioni per gli inconvenienti provocati principalmente dalle piene del fiume. Queste infatti portano via la ghiaia e il materiale che è stato posto sopra la tubatura a protezione della stessa, con la conseguente necessità di reintegrarli.
Un cantiere complesso della durata di circa due mesi perché, per la messa in sicurezza della tubazione, le ruspe devono lavorare all'asciutto deviando l'acqua del fiume. Le ruspe stanno posando alcuni massi ciclopici di dimensioni non superiori agli 0,7 metri cubi, per contenere il tratto di sponda interessato dai lavori sul lato di Morengo, lungo il quale poi saranno messi a dimora dei salici le cui radici tratterranno il terriccio delle rive e consentiranno una riqualificazione a verde dell'area.
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