Sono «teste calde», secondo i carabinieri, gli autori dei danneggiamenti e del rogo doloso che hanno danneggiato la chiesa di Cristo Re, alla frazione Comenduno di Albino. E adesso spunta anche un identikit di un possibile responsabile del rogo. Una testimone, infatti, avrebbe visto un giovane di 25/30 anni passare vicino alla chiesa pochi minuti dopo lo scoppio dell’incendio.
Nessuna setta satanica quindi dietro l’incendio alla sacrestia, dietro ai danni al pavimento e l’acquasantiera, imbrattati di vernice. Secondo gli esperti dell’Arma proprio il fatto che non sia stato toccato l’altare fa pensare che in azione siano entrati dei «semplici teppisti».
I militari stanno facendo di tutto per identificare i colpevoli e adesso cercano di vagliare la testimonianza di una donna che ha descritto un giovane che passava vicino alla chiesa. Gli investigatori sono molto cauti, mentre sembra certo che l’incendio non sia stato opera di un singolo, vista la quantità di materiale portato nella chiesa. I carabinieri della sezione scientifica di Clusone e Bergamo (nella fotografia di Beppe Bedolis) hanno sequestrato il quaderno, i cui fogli sono tutti bianchi, trovato nell’acquasantiera; sequestrati anche i flaconi di vernice, un bidone di pittura bianca e un barattolo di latte in polvere (gettata sul pavimento).
Tutto finirà agli esperti del Ris di Parma per analisi e rilievo delle impronte. Le mamme dei bimbi che frequentano il vicino asilo sono state sentite, perché si trovavano poco distante dal luogo dell’incendio quando è scoppiato il rogo: ma nessuna avrebbe notato movimenti sospetti. Che i carabinieri non vogliano lasciare nulla di intentato è testimoniato anche dal fatto che, attraverso il numero di lotto, si potrà risalire al negozio che ha venduto il latte in polvere. Le analisi del Ris arriveranno presto: le indagini proseguono.
(16/02/2005)
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