Cronaca
Martedì 21 Aprile 2009
Roberto Bruni si ricandida:
«Ridurrò a 10 gli assessori»
Dieci assessori anzichè dodici, qualche faccia nuova (Clelia Rebussi, Enrico Carlo Felli, Silvia Bazzoli) ma in una logica di continuità, maggior decisionismo, la convinzione di potercela fare ad essere rieletto, ma anche la serenità in caso di sconfitta, convnto di essere stato un buon sindaco. Sono alcune delle risposte che Roberto Bruni ha dato nella lunga intervista apparsa su L'Eco di Bergamo del 21 aprile.
Dieci assessori anzichè dodici, qualche faccia nuova ma in una logica di continuità, maggior decisionismo, la convinzione di potercela fare ad essere rieletto, ma anche la serenità in caso di sconfitta, convnto di essere stato un buon sindaco. Sono alcune delle risposte che Roberto Bruni ha dato nella lunga intervista apparsa martedì 21 aprile su L'Eco di Bergamo.
Intanto martedì mattina, il sindaco ha annunciato 3 nomi nuovi della sua squadra: Clelia Rebussi, presidente della Phb (la polisportiva dei disabili bergamaschi), ex atleta paralimpica con ottimi risultati nel nuoto; Enrico Carlo Felli, avvocato, 50 anni, nel Consiglio d'Amministrazione dell'Atalanta, e Silvia Bazzoli, 50 anni, commercialista (uno studio in città e uno in provincia), appassionata di montagna e di cavalli (ne possiede due).
Nell'intervista pubblicata su L'Eco, comunque, Bruni, consapevole che la compattezza del centrodestra rappresenta una minaccia in più per la riconferma a Palazzo Frizzoni, non lesina qualche critica a come 'opposizione si è comportata negli ultimi cnque anni. "Non sono contento di come si sia comportata in questi cinque anni - dice il sindaco uscente - .Toccasse a me farla, non mi comporterei così: andrei ogni tanto a parlare con il sindaco per costruire insieme dei percorsi condivisi. Il centrodesra on l'ha fatto mai. Poi vorrei comunque ricordare che su quattro decisioni importantissime per la città sono andati in ordine sparso, cinque con Casa Amica. Sono curioso di vedere come potranno governare insieme».
E la mobilità? «E' il punto debole di moltissime città, sicuramente di tutte quelle lombarde. In termini di mobilità sostenibile abbiamo fatto tutto il possibile, rimettendo tra l'altro in carreggiata il tram delle Valli».
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