Rivierasca aperta dopo i crolli
Ma la strada continua a far paura

Torna a fare paura la strada rivierasca del Sebino. Dopo la chiusura di giovedì, provocata dalla caduta di un masso da 35 quintali tra le località Zù di Riva di Solto e Portirone di Parzanica, e la riapertura dell’altra sera, venerdì 15 novembre la strada è rimasta normalmente aperta.

Torna a fare paura la strada rivierasca del Sebino. Dopo la chiusura di giovedì, provocata dalla caduta di un masso da 35 quintali tra le località Zù di Riva di Solto e Portirone di Parzanica, e la riapertura dell’altra sera, venerdì 15 novembre la strada è rimasta normalmente aperta, ma tra gli automobilisti cresce l’apprensione in attesa del prossimo episodio che qui danno tutti per scontato.

Gli episodi di frane e smottamenti o di macigni che piombano sulla carreggiata sono imprevedibili; l’unico elemento ricorrente è che i problemi si concentrano in due zone: o tra l’abitato di Castro e la località Grè di Solto Collina oppure nella zona in cui è caduto il masso giovedì notte.

Tra il 1° gennaio 2006 e il 31 dicembre 2012 la strada è rimasta chiusa al traffico per complessivi 276 giorni: 99 nel 2006, 3 nel 2007, 86 nel 2009, 24 nel 2011 e 64 nel 2012. Questi numeri sono emersi nel corso dell’incontro che si è svolto in Regione a fine settembre.

«Volevamo capire - spiega Gualeni - se c’è la disponibilità da parte della Regione a fare sinergia con la Provincia per mettere in sicurezza davvero una strada sui cui circolano mediamente 7.965 veicoli al giorno. I dissesti idrogeologici finora non hanno causato, per mera fortuna, danni a persone, ma così non si può andare avanti». Per sistemarla tutta, ha calcolato la Provincia, servirebbero almeno 70 milioni di euro. Troppi. «E allora meglio procedere per lotti», aggiunge Gualeni.

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